Bologna, 29 settembre 2023 – Gettato a terra e pestato con calci e pugni. Tutto di fronte agli sguardi indifferenti degli altri ragazzi. È quanto successo martedì scorso, poco dopo il suono della campanella, alla fermata dell’autobus vicina all’entrata delle Aldini Valeriani. La vittima è un ragazzo minorenne che frequenta l’Istituto.
"È stato avvicinato – racconta la madre del giovanissimo – da un gruppo di suoi coetanei. Sono partiti in due, poi gli altri sono arrivati via via durante l’aggressione. Gli hanno chiesto se si fosse divertito a parlare con una ragazza, ma mio figlio non sapeva nemmeno a chi si stessero riferendo. Ha avuto giusto il tempo di rispondere, poi lo hanno buttato a terra e pestato con calci e pugni". I genitori hanno già sporto denuncia alla polizia: gli agenti hanno acquisito i filmati delle telecamere di videosorveglianza al fine di identificare gli autori del pestaggio.
"Quando è arrivato a casa – continua – aveva il volto tumefatto ed era pieno di sangue. L’ho portato immediatamente in ospedale e la diagnosi è stata naso rotto, edema all’occhio sinistro per cui dovrà fare una terapia e un trauma facciale. Oltre a questo è stato colpito con calci e pugni anche alle gambe. La prognosi è di venti giorni". Un’aggressione immotivata e violenta che ha lasciato il giovanissimo studente sotto choc.
"Mio figlio – sottolinea la mamma – l’ha vissuta malissimo. Lui è sempre stato un ragazzo tranquillo, non è il tipo che va a cercare rogna. Io provo rabbia nei confronti di queste persone, quanto successo è vergognoso, soprattutto perché non è la prima volta. Due giorni prima dell’aggressione a mio figlio, un altro ragazzo era stato accerchiato e picchiato dal branco. Tutto questo non è ammissibile, soprattutto a scuola".
Intanto , ieri mattina all’Istituto si sono presentati la mamma, il ragazzino e alcuni agenti della polizia. "Ho parlato con il preside – racconta la donna – spiegandogli cos’era successo l’altro giorno. Si è mostrato molto disponibile e l’ho apprezzato, ma la situazione deve cambiare. Non è la prima volta che succedono episodi del genere, ci sono spesso furti e aggressioni per fortuna meno gravi di quella di cui è stato vittima mio figlio". Una situazione al limite che ha portato la mamma a pensare di ritirare il ragazzino da scuola.
"Sono tanto arrabbiata – denuncia la donna – perché non è possibile aver paura di mandare i propri figli a scuola. Lui, nonostante lo spavento, non vorrebbe cambiare, ma sono io a non essere tranquilla di lasciarlo li. Mi dispiace dover arrivare a questo, ma dopo quello che gli è capitato non mi sento sicura". Ora sul caso indaga la polizia: gli agenti, dopo la denuncia del giovane, cercheranno di risalire all’identità degli aggressori, alcuni dei quali sono stati riconosciuti dal minorenne.
“È riuscito – conclude la mamma – a fornire la descrizione solo di qualcuno di loro, poi i calci e i pugni sono diventati troppo forti e frequenti e lui ha pensato solo a difendersi sperando che quel momento finisse il prima possibile. Mio figlio è una persona tranquilla, non aveva mai avuto da ridire con questi ragazzi, né recentemente, né in passato. Quanto successo è vergognoso, non solo per l’aggressione, ma anche per il fatto che, nonostante alla fermata dell’autobus ci fossero tanti altri ragazzi, nessuno ha mosso un dito per prestargli soccorso".
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