Costrette a elemosinare, picchiate e minacciate: due arresti per riduzione in schiavitù

La polizia ha fermato due romeni dopo la denuncia di due giovani sorelle, arrivate a Bologna con la speranza di un lavoro onesto e obbligate all’accattonaggio

Bologna, 29 marzo 2024 – La polizia, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Dda, ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due romeni ritenuti responsabili di tratta di essere umani e riduzione in schiavitù. L’attività di indagine condotta dalla Squadra Mobile nasce da una denuncia presentata da due giovani sorelle romene che, oramai esauste, riferivano di essere state reclutate nel 2019 da due loro connazionali in Romania, con la promessa di trasferirsi in Italia per svolgere il lavoro di domestiche.

Bologna, la conferenza stampa del capo della Mobile
Bologna, la conferenza stampa del capo della Mobile

Una volta giunte a Bologna le due vittime si sono rese tuttavia conto delle false promesse di lavoro ricevute, in quanto sono state obbligate dai loro connazionali a svolgere attività di accattonaggio nelle strade del centro e a consegnare giornalmente il provento dell’intera attività. In varie occasioni, a causa di un guadagno ritenuto inadeguato, le giovani donne sono state violentemente malmenate e minacciate di ripercussioni nei confronti dei loro familiari residenti in Romania.

Nel corso delle indagini gli investigatori della Squadra Mobile si sono imbattuti in una terza vittima romena che in un’occasione è stata pestata da uno dei due indagati. La vittima ha riferito anche lei di essere giunta in Italia da alcuni anni con la speranza di un lavoro onesto, a causa il suo stato totale di indigenza, ma, una volta arrivata, di essere stata costretta dai due indagati a svolgere attività di accattonaggio, cedendo loro il denaro ricevuto. Preziosa ai fini dell’indagine è stata anche la testimonianza di una donna italiana che, in alcune occasioni, ha avuto modo di vedere una delle vittime con inequivocabili segni visibili delle percosse subite.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro