MASSIMO SELLERI
Cronaca

Dolore per l’ex patron. L’affetto della Fortitudo: "Vicini alla famiglia". Il ricordo di Sabatini

L’ex ’rivale’ virtussino: "Un personaggio atipico, mi era molto simpatico". La bandiera biancoblù, Lamma: "Il suo è stato un copione tragico". Il cugino Paolo (Associazione parenti vittime 2 agosto): "Forte dispiacere"

Dolore per l’ex patron. L’affetto della Fortitudo: "Vicini alla famiglia". Il ricordo di Sabatini

Dolore per l’ex patron. L’affetto della Fortitudo: "Vicini alla famiglia". Il ricordo di Sabatini

Bologna, 26 febbraio 2024 – Pochi messaggi e nessuno particolarmente ostile. Per una volta i leoni da tastiera si sono astenuti e così i commenti ‘social’ sul decesso dell’ex presidente della Fortitudo Gilberto Sacrati si contano sulle dita di una mano e vanno tutti nella stessa direzione: "Un imprenditore che si è rovinato per il progetto del Parco delle Stelle e che in questo fallimento ha trascinato anche la Effe".

Sulla sua vita privata il geometra nato a Senigallia nell’aprile del 1960 ha sempre steso una barriera quasi impenetrabile, per esempio non sono tante le persone alle quali aveva confidato che la sua famiglia era stata irrimediabilmente segnata dalla strage alla stazione di Bologna. "Posso solo dire che sono molto dispiaciuto per la sua scomparsa – spiega il cugino Paolo Sacrati, che il 2 agosto del 1980 perse la nonna paterna Angelica e la madre Loredana, rimanendo lui stesso ferito sui binari –, anche se i nostri contatti erano molto rari".

Nella prima mattinata di ieri è arrivato anche il cordoglio della società sportiva che con tanta fatica ritornò in pista dopo il fallimento del 2012. "Fortitudo Pallacanestro partecipa al cordoglio per la scomparsa di Gilberto Sacrati – si legge nella nota del club –, ex presidente e amministratore unico del nostro sodalizio. Fortitudo Pallacanestro si stringe in un forte abbraccio ai familiari di Gilberto Sacrati, condividendone questo momento di grande dolore e sconforto". A queste parole si aggiungono quelle della bandiera biancoblù Davide Lamma, che fu il capitano di quella squadra che in appena due stagioni si ritrovò dal disputare i playoff scudetto a essere inserita nel campionato di serie B, per poi ottenere un’inutile promozione. "Mi ha fatto dispiacere leggere la notizia – sono le parole di Lamma –. Sacrati ha fatto fallire la Effe, ha fatto perdere soldi a me e ad altri, ma ha rovinato anche se stesso, rimettendoci tutto. È stato un personaggio che ha rappresentato un copione tragico per la Bologna biancoblù, e la stessa tragedia ha riservato a se stesso. Riposi in pace".

In quegli anni non furono poche le punzecchiature con il proprietario della Virtus di allora, Claudio Sabatini: una rivalità necessaria per tenere viva la tradizione del derby, anche se nel momento del bisogno fu lo stesso patron bianconero a dare una mano a Sacrati cedendogli il titolo di B2 con cui prese vita il club degli Eagles, tentando così di dare un futuro all’Aquila.

"Sono dispiaciuto per la sua scomparsa – dice Sabatini – perché era un personaggio atipico, di quelli che a me stanno molto simpatici. Posso anche dire che fu l’unico a pagare una rata del mutuo del PalaDozza".

Questa è una verità sacrosanta. Sicuramente la sua gestione della Fortitudo è stata maldestra, ma resta il fatto che la questione dell’impianto di piazza Azzarita fu un vero pasticcio, tanto che lo stesso ex presidente presentò nell’aprile del 2011 un esposto in Procura.