NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

"Evasione fiscale da 20 milioni". Bio On, nuovi guai per Astorri

La Guardia di Finanza ha segnalato a Erario e Procura il manager e il suo vice Cicognani

Bio On: nuovi guai per Marco Astorri e il suo vice

Bio On: nuovi guai per Marco Astorri e il suo vice

Bologna, 21 maggio 2024 – Quei redditi non dichiarati, pari a 20 milioni di euro, sarebbero frutto dell’illecita manipolazione del mercato che ha portato a processo i vertici di Bio On, azienda di bioplastiche di Castel San Pietro quotata in borsa. Per questo la Guardia di Finanza, a seguito di accertamenti di polizia economico finanziaria, ha segnalato ad Agenzia delle Entrate e - per l’ingente importo non dichiarato - anche alla Procura la posizione del patron della società ‘unicorno’ Marco Astorri e del suo vice, Guido Cicognani. I due imprenditori, per questo, potrebbero essere chiamati a rispondere di infedele dichiarazione ed evasione.

La verifica delle Fiamme gialle è parallela all’accusa mossa ai manager di aver manipolato il mercato per tenere alto il valore delle azioni Bio On, una vicenda discussa nel processo già in atto a carico di Astorri e soci. In questo contesto, il profitto ottenuto tramite la vendita dei warrant, il cui valore sarebbe stato ‘gonfiato’ manipolando il mercato, sarebbe dunque ritenuto illecito.

I due imprenditori, che avevano poi dichiarato i redditi derivanti dalla vendita di queste azioni, avevano pagato all’Erario un’aliquota del 26 per cento. Tuttavia per la Finanza quelle entrate, che sarebbero frutto di un’operazione fraudolenta, devono essere tassate al 43%: di qui, i 20 milioni di evasione, comunicati all’Agenzia delle entrate, perché vengano richiesti e riscossi.

Nell’ambito degli stessi accertamenti, i militari del Nucleo di polizia economico finanziaria hanno verificato la posizione di altre cinque persone, segnalando ulteriori dieci milioni di euro. Frutto, secondo gli investigatori, di attività illecite che vanno dalla truffa alla circonvenzione di incapace o al peculato da parte di amministratori sostegno e tutori legali di persone in stato di bisogno, fino a episodi di autoriciclaggio finalizzato a ‘ripulire’ capitali illeciti attraverso l’investimento in strumenti finanziari. Queste ricchezze, così illecitamente accumulate, adesso dovranno essere ricondotte a tassazione.