Fondi Pnrr in ritardo per Marzabotto: la Corte dei conti richiama il Viminale

La sindaca Cuppi: "È una situazione assurda, chiederemo un finanziamento alla Cassa depositi e prestiti. Paghiamo per colpe non nostre, mi auguro che il ministero d’ora in poi sia puntuale con le erogazioni"

Una sala espositiva prevista nel rendering del progetto dell’ex Burgo

Una sala espositiva prevista nel rendering del progetto dell’ex Burgo

Marzabotto (Bologna), 27 aprile 2024 – "Al nostro Comune manca ancora circa un milione di euro. È una situazione assurda, paghiamo per colpe non nostre. A causa dei ritardi nell’erogare i fondi del Pnnr da parte del ministero dell’Interno, infatti, ci troviamo ’costretti’ a chiedere un prestito alla Cassa depositi e prestiti". La sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, non usa mezzi termini per definire la vicenda, ormai nota, che riguarda la riqualificazione dell’ex cartiera Burgo, uno stabilimento in disuso dove sorgerà un centro culturale multimediale. Nelle settimane scorse è infatti emerso che, a causa dei ritardi del Viminale, il Comune di Marzabotto era andato in difficoltà perché, avendo anticipato i soldi alle aziende, si era poi trovato con appena 250 euro in cassa.

Nel frattempo il ministero ha pagato alcune tranche, ma la sindaca ripete fino allo sfinimento che "manca ancora un milione di euro. Quindi, per mettere in sicurezza i nostri conti, abbiamo deciso di ricorrere a un prestito della Cassa depositi e prestiti. È assurdo, perché dobbiamo tutelarci per colpa delle inefficienze dello Stato".

Intanto, sul caso è intervenuta la Corte dei conti dell’Emilia-Romagna, con una delibera della Sezione di controllo, per richiamare il Viminale affinché, coerentemente con l’obiettivo legislativo della massima efficacia, efficienza e rapidità nell’attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr, adotti tutte le misure possibili affinché situazioni come quella accaduta a Marzabotto non si ripetano.

In sostanza, il ministero deve procedere con maggiore attenzione per evitare ritardi nell’erogazione dei fondi. Allo stesso tempo, però, secondo la Corte dei conti gli enti locali (ci sono situazioni simili a quella di Marzabotto in tanti altri comuni italiani) devono tener conto di possibili ritardi quando stilano i cronoprogrammi dei progetti.

g. d.

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