Migranti, Lisei attacca il sindaco: "Paga scelte sbagliate"

Il senatore Fd’I: "Se avesse firmato lo stato d’emergenza avrebbe più risorse". E difende il governo: "Vuole ridurre a zero gli arrivi, sta facendo il possibile".

Lisei attacca il sindaco: "Paga scelte sbagliate"

Lisei attacca il sindaco: "Paga scelte sbagliate"

Bologna, 19 settembre 2023 – Il sindaco Matteo Lepore si è scagliato ieri contro la gestione dell’accoglienza dei migranti del governo Meloni, ma anche contro i "banchetti di Fratelli d’Italia e Lega che sobillano i cittadini, creando inutili tensioni". Ma il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei non ci sta.

Senatore, non si può negare che un’emergenza ci sia. Cosa non va?

"Partiamo da una premessa d’obbligo – inizia –. Gli sbarchi sono troppi a causa dell’emergenza in corso in Africa e il governo sta facendo tutto ciò che è in suo potere per ridurli. Siamo consapevoli siano un problema e vogliamo ridurli a zero. Per questo il Consiglio dei ministri è intervenuto per la quarta volta con un decreto che vuole garantire più rimpatri, nuovi Cpr (Centri di permanenza per il rimpatrio, ndr) e obbligo di trattenimento fino a 18 mesi. Per questo, al fianco dell’Europa, il presidente Giorgia Meloni sta cercando di superare i boicottaggi della sinistra all’accordo con la Tunisia".

Il sindaco Lepore attribuisce al governo il caos nella gestione dell’accoglienza, e a banchetti di partiti di centrodestra di creare tensione inutile in città. Cosa risponde?

"Siamo perfettamente consapevoli dell’attuale pressione sui Comuni, ma le dichiarazioni confuse del sindaco fanno quasi tenerezza, si vede che non sa cosa dire. È ostaggio delle sue ideologie che sono poi la causa dell’attuale situazione. Dal Pd si predica che tutti debbano partire dall’Africa, che tutti debbano arrivare qui e nessuno vada rimpatriato, che a tutti vada dato il permesso di soggiorno e lo ius soli. Non può quindi dire che sono troppi i clandestini, può solo accampare scuse e dare la colpa al governo di non si sa bene cosa. Stiamo parlando di un sindaco che ha scritto un messaggino alla presidente del Consiglio perché facciamo troppi banchetti, anziché scriverle per chiedere un aiuto nella gestione dei migranti. Il che fa capire che per lui i banchetti di chi gli fa opposizione sono più problematici dei migranti clandestini".

Quindi il problema da dove si origina, secondo lei?

"La verità è che i problemi a Bologna sono più gravi che altrove, perché la sinistra non ha firmato lo stato d’emergenza. Una scelta strumentale, che ora preclude alla città la possibilità di ricevere risorse straordinarie, sia economiche sia per strutture di accoglienza. Insomma, il coltello alla schiena se l’è tirato da sola. Il problema è che a risentirne sono i cittadini. Una cosa è certa: l’accoglienza diffusa è stata una sciagura utile solo ad arricchire qualche cooperativa. Bene fa il governo ad archiviarla e puntare sui rimpatri".

f. o.

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