MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

L’incubo di una signora di 100 anni, multe pagate con lo smartphone: “Ogni volta squilla il mio telefono”

Tutta colpa di un Qr code: lei abita nel Torinese, ma il suo numero combacia col codice fiscale del Comune di Bologna. L’incubo dura da due anni: “Non ne posso più”

Un Qr code che compare sui verbali delle multe che gli automobilisti a Bologna si collega a un numero di un'anziana di 100 anni che abita nel Torinese (foto d'archivio)

Bologna, 20 luglio 2024 – La signora Caterina compie cent’anni il prossimo anno. Vive a Lanzo Torinese, in provincia di Torino. E a Bologna, praticamente, non conosce nessuno. Ma i cittadini, in particolare quelli avvezzi alle multe, conoscono bene lei. O meglio sanno il suo numero di telefono.

È una storia curiosa quella che, da due anni, vede come protagonista la signora Caterina, che già all’epoca aveva contattato il Carlino per cercare di porre fine a un’assurda coincidenza, che “continua a esasperarmi”. Il collegamento tra la casa privata di Lanzo Torinese e il Comune di Bologna è il codice Qr che compare sui verbali delle multe che gli automobilisti trovano sul parabrezza delle auto o dei motorini.

Viene spontaneo, esattamente come si fa nei ristoranti, inquadrare il codice direttamente dalla fotocamera, senza aprire alcuna applicazione di pagamento. Ed è qui che nasce l’inghippo: all’interno del codice, c’è un numero di undici cifre, che rappresenta il codice fiscale del Comune, l’ente creditore della sanzione. In parte, il codice in questione combacia con il numero di telefono di casa della signora Caterina. Che, da due anni, non ha pace.

Inizialmente, “le chiamate arrivavano fino a venti al giorno”, confessa Caterina. Dopo il nostro intervento nelle pagine locali, però, l’amministrazione era riuscita a fare chiarezza, specificando agli utenti, ignari della vicenda, come comportarsi: per pagare la multa attraverso il ’Qr code’ stampato sul verbale, bisogna inquadrarlo solo tramite le applicazioni di pagamento. Se si immortala il codice con l’Iphone o con un app di scanner per gli smartphone Android, non si paga la multa, ma si disturba la signora Caterina. Che dopo due anni è ancora in cerca di una soluzione, visto che il problema persiste ancora.

“È un’agonia continua - si lamenta la signora –. Sono esausta: ricevo ancora tra le dodici e le quindici telefonate al giorno”. Un peso che un’anziana quasi centenaria non deve dover sopportare. “Ho sempre il telefono, che è portatile, in mano – racconta l’anziana –. Sono stata costretta a staccare il telefono la sera, altrimenti non dormivo la notte. Disturbavo anche i vicini”. Caterina, mentre racconta come si sente, piange. “È possibile che non possano sistemare questa vicenda? – si chiede –. Vado avanti così da due anni: il Comune mi disse che la coincidenza non risultava – continua la signora piemontese –. Non mi hanno mai contatto, nemmeno dopo gli articoli pubblicati sul Carlino. Pensi che ho addirittura chiesto aiuto ai carabinieri, ma non è di loro competenza”.

In realtà, in questi giorni è stato direttamente l’assessore comunale all’innovazione digitale, Massimo Bugani, a contattare la signora Caterina via telefono, non ricevendo risposta. Forse il timore di un’ulteriore telefonata legata a chiarimenti su come pagare le sanzioni ha bloccato la conversazione tra l’anziana e l’amministrazione.

“Quello che abbiamo fatto e promesso, due anni fa, è stato specificare meglio come effettuare il pagamento della sanzione – commenta l’assessore Bugani –, ossia inquadrando il ’Qr code’ con le app di pagamento, dalle banche alle altre piattaforme abilitate. La coincidenza è sfortunatissima, e ci dispiace molto per la signora Caterina”.

Il fatto è che “noi non possiamo modificare il codice fiscale del Comune”, spiega ancora Bugani. L’unica soluzione possibile, quindi, sarebbe far cambiare il numero di telefono di casa alla signora Caterina. Che lancia un ultimo e disperato appello: “Il prossimo anno compierò cent’anni, per favore aiutatemi”.