
Bologna, 9 luglio 2022 - Sui verbali delle multe saranno rese "più chiare ed evidenti" le modalità per il corretto pagamento con lo smartphone. Il Comune provvederà a fare scrivere – con una certa visibilità – che il codice QR stampato sul tagliando deve essere inquadrato solo tramite le apposite app di pagamento.
Inquadrando invece il QR code con l’iPhone – o con il normale scanner QR scaricato, per esempio, da Play Store – non si riuscirà a pagare la multa. Perché lo smartphone si ricorderà di essere (anche) un telefono.
Leggendo le undici cifre del codice fiscale del Comune, indispensabili per potere effettuare il pagamento, il telefonino va in confusione e fa partire una telefonata. Non all’ufficio sanzioni di Palazzo d’Accursio, ma a casa della signora Caterina, 97 anni, di Lanzo Torinese, comune dell’area metropolitana del capoluogo piemontese.
La signora ha la sventura di avere il numero di telefono fisso quasi coincidente con il codice fiscale del Comune. Il quasi , però, non disorienta lo smartphone. Legge i numeri iniziali 0123 come il prefisso di Lanzo Torinese, ignora un paio di cifre di troppo, e fa squillare il telefono nel salotto della signora Caterina. "Sono esasperata. Da mesi ricevo centinaia di telefonate di bolognesi che vogliono pagare le multe", spiegava ieri al Carlino .
Dal punto di vista tecnico, fanno sapere dal Comune, il problema pare irrisolvibile. Il codice fiscale del Comune, necessario per il buon esito del pagamento, non si può togliere dal verbale. E non si può certo imporre alla signora Caterina di cambiare il numero di telefono di casa.
La terza via è quella di una migliore comunicazione ai cittadini multati sulle modalità di utilizzo delle App. "Mi dispiace tantissimo per la signora Caterina e per l’inconveniente fastidiosissimo che sta vivendo", commenta Massimo Bugani, assessore all’agenda digitale.
L’abituale utilizzo del QR code che si fa per il menu del ristorante o per le informazioni al museo "non è la modalità di utilizzo per il pagamento delle multe, che passa attraverso app dedicate".
Insieme alla polizia municipale, spiega l’assessore, "ci siamo subito attivati per cercare di migliorare il più possibile la comunicazione al fine di fare inquadrare il QR code tramite app di pagamento, che indirizzano direttamente al saldo. Non a un codice che, purtroppo, corrisponde al numero di telefono della signora".