MATILDE GRAVILI
Cronaca

Una notte nei parchi di Bologna: Lunetta Gamberini, ora il buio fa paura. "Soli non giriamo più"

È allarme dopo l’ultima aggressione . L’esasperazione dei residenti Migliora la situazione ai Giardini Margherita, ora ben illuminati Resta il nodo dell’entrata da via Castiglione. Ok Villa Spada

Bologna, 21 gennaio 2023 – I parchi bolognesi, di giorno, sono luoghi di incontro e socialità. Quando cala il buio della sera, però, le aree verdi cambiano faccia, diventando, talvolta, pericolose. Risale a esattamente una settimana fa l’ultima aggressione nei pressi del parco Lunetta Gamberini, dove l’intervento di una donna è stato determinante per salvare una ragazza da una violenza sessuale. Una giovane studentessa di 20 anni ha infatti subìto un tentativo di stupro mentre attraversava a piedi il sottopassaggio ferroviario in via Guazzaloca. Di giorno, come detto, la zona è molto frequentata da residenti, bambini o semplici passanti, mentre di sera si svuota, dando possibili occasioni di agire ad aggressori e malviventi.

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Lunetta gamberini

A inizio mese, sempre alla Lunetta Gamberini un ragazzo avrebbe sfruttato il buio del tardo pomeriggio per minacciare una donna che passeggiava con il suo cane e tentare di rapinarla. Il malvivente con un passamontagna l’avrebbe avvicinata in una zona poco illuminata e minacciata con un coltello, dicendole "Dammi i soldi sennò ti ammazzo". La donna, una 50enne, ha reagito inseguendolo e gridando facendolo scappare. In un mese, quindi, ben due gli episodi di tentata aggressione.

Intanto, lo scorso giovedì, il capo di gabinetto con delega alla sicurezza urbana integrata, Matilde Madrid, intervistata dal Carlino aveva promesso nuove luci led e più agenti negli orari serali. A distanza di una settimana dall’aggressione in via Guazzaloca, visitando il parco a tarda serata, si capisce come sia semplice sferrare agguati ai passanti. Uscendo dal Centro sociale ricreativo culturale omonimo, la strada sulla destra è ben illuminata da lampioni. Non appena però si esce fuori dalla stradina principale, per esempio per raggiungere gli edifici circostanti o muoversi da una parte all’altra del parco, l’intera area è sprovvista di illuminazione, tanto che chi passa è costretto a munirsi di torce per percorrere la strada senza inciampare. Anche il campo da basket, in cui alcuni ragazzini giocano in un testa a testa, è totalmente al buio. "Per accendere le luci devi pagare, altrimenti si sta al buio", spiegano.

Aisa in campo

In alcune fasce orarie il parco è presidiato dai volontari dell’associazione italiana della sicurezza ambientale, l’Aisa, che pattugliano le vie, inviando segnalazioni al Quartiere nel caso di danneggiamenti a panchine o lampioni e allertando le forze dell’ordine nel caso in cui ci siano movimenti sospetti. In ogni caso, i volontari sono pochi e il parco è grande, quindi non sempre riescono a intervenire nei casi più gravi come quelli delle scorse settimane. La reazione dei residenti è quella di evitare direttamente le zone più buie del parco o di non girare più da soli quando cala la sera.

Giardini Margherita

L’ultima aggressione, ai danni di una ragazza di soli 17 anni, risale a metà settembre dello scorso anno. In quel caso, fu un uomo a soccorrere la minore dopo aver sentito le urla: ad aggredire la 17enne sarebbe stato un giovane che aveva conosciuto poco prima. I due si erano fermati nel parco per chiacchierare e conoscersi, fino a quando lui avrebbe tentato un approccio, che lei ha rifiutato. Nonostante i suoi ripetuti ‘no’, il ragazzo l’avrebbe costretta con la forza, per poi allontanarsi quando un passante da lontano si è accorto di quello che stava succedendo. A distanza di quattro mesi da quell’episodio, i giardini Margherita sono ben illuminati nelle sue arterie principali, mentre restano al buio i prati, la zona nei pressi del laghetto e il campetto da basket. In ogni caso, fino alle 20, il parco è frequentato da chi si concede il jogging serale o altre attività sportive all’aperto. Le entrate da via Santo Stefano e quella nei pressi del Circolo Tennis Bologna sono quelle più frequentate, mentre c’è da prestare attenzione a quella di via Castiglione: la piazzetta circostante (quella con il Carrefour aperto 24 ore su 24), è poco illuminata e non è difficile incontrare persone moleste e ubriache che si rivolgono ai passanti con espressioni non del tutto lusinghiere.

Villa Spada

Spostandosi nei pressi di via Saragozza l’altra grande area verde è quella di Villa Spada, dove il caso più eclatante si consumò a novembre del 2005, quando due uomini in pieno giorno violentarono una 15enne tenendo fermo il suo ragazzo di 17 anni. Oggi il parco è ben illuminato, sia nella zona dell’entrata principale che in quella secondaria nei pressi della salita che poi porta ai Trecento scalini. In ogni caso, il parco è ben poco frequentato durante le ore serali, perché non viene usato come ‘scorciatoia’ per accedere ad altre aree residenziali come può accadere con i giardini Margherita o con la Lunetta Gamberini.