Aggredita e palpeggiata a Bologna: caccia allo stupratore della Lunetta

Biondo, ventenne e italiano: identikit e telecamere al vaglio per accertare l’identità dell’uomo in fuga Il particolare modus operandi preoccupa gli inquirenti. Ci sono sospetti, ma non risultano indagati

Sui fatti indagano i carabinieri (foto di repertorio)

Sui fatti indagano i carabinieri (foto di repertorio)

Bologna, 18 gennaio 2023 – Giovane , sui vent’anni, biondo. Italiano. È questo l’identikit dell’aggressore che l’altra sera ha aggredito e palpeggiato una ragazza sotto il ponte della ferrovia in via Guazzaloca, a due passi dal parco Lunetta Gamberini. Soltanto soltanto l’intervento di una passante richiamata dalle grida della vittima ha scongiurato che la violenza proseguisse ben oltre. I carabinieri ora sono sulle tracce del molestatore, che è riuscito a scappare anche a causa dell’indifferenza di alcuni avventori fuori dal vicino pub Old Bridge. I quali hanno non compreso o più probabilmente volutamente ignorato le grida della soccorritrice, che li implorava di fermare l’aggressore mentre lei stessa cercava di inseguirlo. Se non si fossero voltati dall’altra parte, a quest’ora il violentatore sarebbe già stato ampiamente assicurato alla giustizia.

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In ogni caso , le forze dell’ordine hanno alcuni sospetti. Sono in atto sopralluoghi e sono al vaglio le registrazioni di tutte le telecamere di sorveglianza della zona, che con ogni probabilità hanno ripreso l’uomo in fuga. Uomo che per il momento però non avrebbe ancora un nome e un cognome ufficialmente iscritti nel registro degli indagati. Non risulta che sia al vaglio una persona nota alle forze dell’ordine per precedenti specifici.

La dinamica dell’aggressione, del resto, è stata piuttosto particolare. L’uomo infatti non si è limitato ad assalire la sua vittima lì sul posto in cui si trovavano, minacciandola con un coltello: l’ha invece prima ’sequestrata’ per qualche minuto. Dopo avere bloccato la ventenne che stava tornando a casa , infatti, brandendo l’arma l’ha costretta a seguirlo in un angolo buio sotto al ponte, nel vicolo a senso unico e scarsamente trafficato. Solo una volta giunto nel punto che evidentemente riteneva sicuro ha iniziato a palpeggiarla, toccandole le parti intime, e si è poi calato i pantaloni. Sempre tenendosi il viso coperto da una sciarpa. La vittima, terrorizzata, in un primo momento non ha neppure gridato. Poi però ha notato una donna, la passante che l’avrebbe poi soccorsa. Così si è giocata il tutto e per tutto e ha urlato a squarciagola.  

E l’altra donna, che stava andando a casa di un’amica, non si è tirata indietro. Ha bloccato l’aggressore anche a scapito della propria incolumità, dato che è stata schiaffeggiata e buttata a terra, oltre che minacciata col coltello. Ma proprio durante la colluttazione la sciarpa è caduta dal viso dell’uomo, che è stato così visto bene dalle due donne. Le quali l’hanno descritto ai militari dell’Arma con dovizia di particolari. Un identikit che sarà decisivo nel bloccare il fuggitivo. Il timore però è che nel frattempo possa agire di nuovo: il particolare ’modus operandi’ di aggressione adottato, con il breve rapimento e solo successivamente l’assalto vero e proprio, rimanda a una sorta di azione studiata, rafforzata dall’utilizzo di un’arma forse portata appositamente. Elementi che fanno sospettare possa colpire ancora.

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