Passante, l’ora della verità. La Regione punta i cantieri: "Ok entro quest’estate"

L’assessore Corsini: "C’è stata un’accelerata, contiamo di avere il sì a breve". Summit a Roma il 30 aprile. "Dobbiamo passare dal Lotto Zero al Lotto Uno".

Un’immagine dei lavori del Lotto Zero del Passante di nuova generazione

Un’immagine dei lavori del Lotto Zero del Passante di nuova generazione

Bologna, 20 aprile 2024 – Qualcosa si sta muovendo sul Passante di nuova generazione, croce e delizia della giunta Lepore. Andrea Corsini, assessore ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna, ieri a margine di una conferenza stampa a Palazzo d’Accursio ha raccontato che c’è stata una accelerazione da parte di Autostrade e del ministero sul famoso progetto definitivo dell’infrastruttura senza un ok. Tanto da far confidare in una partenza dei cantieri già entro l’estate.

"Formalmente non abbiamo notizie, però informalmente sappiamo che c’è stata un’accelerazione", ha detto ieri Corsini. "Auspichiamo – ha aggiunto l’assessore, che in viale Aldo Moro ha anche le deleghe al Commercio e al Turismo – che davvero nel giro di qualche settimana ci possa essere l’approvazione definitiva". In ballo, come noto, c’è ancora il progetto definitivo dell’opera, insieme con il piano economico finanziario. "Speriamo – ha concluso Corsini – che davvero si possa partire con il lotto 1, dopo il lotto 0, entro l’estate. Queste sono le indiscrezioni, comunque il 30 aprile saremo al Mit per avere conferma di tutto questo".

A fine mese, in definitiva, si proverà a stappare la bottiglia. Non dimenticandosi che se davvero ci sarà l’ok al definitivo, allora a ruota seguiranno sia l’ok al progetto esecutivo con l’apposizione della pubblica utilità sui terreni (Autostrade ha portato avanti il faldone dell’esecutivo, parallelamente al ‘definitivo’, per guadagnare tempo), sia gli espropri. Dei quali si parla da anni, ma senza andare oltre le carte bollate.

Si aspettano, insomma, dei segnali da Roma, dopo che il Comune di Bologna aveva lanciato più di una preoccupazione sui forti ritardi dell’approvazione del progetto. Si teme, sotto le Torri, che quella del Passante sia diventata una questione eminentemente politica, e che quindi il ministero voglia deliberatamente affossare un’opera voluta da un territorio politicamente avverso.

Il punto è che quello del Passante è un nodo trasportistico principalmente nazionale (ed europeo, per le merci), prima che nazionale, e Autostrade sul restyling di questo nodo punta forte, ormai da anni. Quindi, al netto dei sospetti politici, l’opera dovrebbe andare a dama. C’è sicuramente poi il tema delle coperture, quelle che devono essere garantite dal nuovo Pef di Autostrade, ancora sub judice. L’allargamento di tangenziale e autostrada nel 2016 costava circa 700 milioni di euro.

Otto anni dopo, numeri semi-ufficiali, siamo a cavallo dei 3 miliardi di euro, tra opere di adduzione, extra-costi esplosi con il caro materiali e le numerose modifiche chieste dal Comune per avere un’infrastruttura più green, da far accettare turandosi il naso alla sinistra ambientalista. Che il Passante lo contesta ancora. L’ultima curva, insomma sembra vicina. E se davvero da quest’estate si partirà, allora subito i primi dossier dei singoli interventi saranno già dei rompicapo. In primis, l’abbattimento e la ricostruzione del ponte di San Donnino, conditio sine qua non per permettere al Comune di partire con il cantiere della linea rossa del tram, che solcherà proprio quel ponte.

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