GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Pecore sbranate dai lupi a Castello di Serravalle (Bologna): "Non sono bastate le protezioni"

Nel mirino dei predatori gli ovini di un allevatore. Marco Bignami: "La strada è a venti metri, non hanno paura di nulla"

Valsamoggia (Bologna), 31 agosto 2023 – Tre pecore sbranate ed una ferita gravemente. È il bilancio dell’assalto di uno o più lupi che l’altra notte hanno preso di mira l’allevamento di un agricoltore a Castello di Serravalle. In media Valsamoggia, a ridosso del centro abitato la famiglia di Marco Bignami coltiva un terreno lambito da un affluente del torrente Ghiaia e intorno all’abitazione alleva diverse specie di animali da cortile.

L'allevatore con una delle pecore sbranate
L'allevatore con una delle pecore sbranate

Ma a finire nel mirino del grande predatore sono state le dodici pecore che durante la giornata sono tenute al pascolo in un grande prato, mentre la sera vengono fatte confluire in un recinto più piccolo, protetto da reti metalliche alte due metri.

"Lo sappiamo che qui il lupo è già stato avvistato tante volte e quindi ci siamo attrezzati con una protezione che pensavo adeguata – racconta Bignami - purtroppo però neanche questo è bastato. L’altra mattina sono uscito per accudire i nostri animali ed ho fatto questa tremenda scoperta: tre pecore riverse con la gola squarciata. Una di esse con l’addome divorato ed un’altra ferita in modo grave", racconta l’allevatore meravigliato e abbattuto per la brutta fine fatta dalle sue pecore di razza Suffolk, ovini selezionati in Gran Bretagna ed allevati principalmente in Scozia per la lana ma ottimi anche da carne. Di carattere mite e dimensione imponente, prive di corna, si distinguono per il vello bianco con la testa e le zampe nere. Esemplari di 60-70 chilogrammi, che l’uomo demoralizzato e dispiaciuto osserva esanimi a terra nello spazio ristretto nel quale sono state sempre al sicuro. Ma stavolta non hanno avuto scampo dal momento che il loro predatore è riuscito in qualche modo ad entrare nel recinto ed esse sono rimaste alla sua mercè.

“Sono venuti i veterinari dell’Azienda Usl ed ho capito che anche secondo loro dal tipo di ferita e di comportamento predatorio si tratta di uno o più lupi, scesi dalla collina e incuranti del fatto che qui siamo praticamente in paese. E’ anche questo che mi stupisce: il fatto che non abbiano paura dei luoghi così frequentati, con la provinciale che scorre a venti metri da qua", aggiunge l’uomo che ha segnalato il fatto ai carabinieri e ad un pastore attivo sempre a Castelletto, ma dall’altra parte del centro abitato: Gianni Colò pastore e allevatore da tre generazioni.

«Si, ho sentito il racconto di Bignami, mi ha telefonato, lo conosco e non mi meraviglia affatto che il lupo abbia attaccato le pecore -commenta- Qui ne abbiamo avvistati già in molte occasioni.

Per scelta nostra io le pecore le tengo sempre in stalla, ben chiuse. Ma è comunque chiaro che questa necessaria convivenza produce sempre un equilibrio instabile e questi sono i risultati".