Polemica Bologna Città 30, Bignami: "Una boiata. Danneggia i lavoratori". Orioli: "Si informi"

Botta e risposta fra il viceministro e l’assessora comunale Il meloniano: "Per il trasporto pubblico questa misura è un caos". L’urbanista: " Si preoccupi di adeguare il Fondo trasporti all’inflazione"

Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, avvocato, è viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti

Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, avvocato, è viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti

Bologna, 13 luglio 2023 – La scelta di rendere Bologna una ‘Città 30’, ossia dove il limite di velocità di 30 chilometri l’ora viene esteso a tutta la città – eccetto le strade a scorrimento veloce – "è una grande boiata" se "non è concordata con i lavoratori che poi ne pagano le conseguenze". Lo afferma Galeazzo Bignami (Fd’I), viceministro Insfrastrutture e Trasporti, intervenendo al convegno per i 40 anni della Uiltrasporti, a Montecatini Terme. E subito aggiunge: "Mi assumo la responsabilità di quel che dico".

L’altro giorno, racconta Bignami, "ero a Bologna, fermo al capolinea. Mi sono messo a fare due chiacchiere con l’autista del bus, e mi ha detto che è un casino". Per il trasporto pubblico, osserva il viceministro, "ci sono dei tempi di percorrenza che i lavoratori devono rispettare" per arrivare puntuali al lavoro. Tutti noi vogliamo la riduzione delle morti sulle strade, ma bisognerebbe andare a vedere quanti sono i decessi avvenuti per eccesso di velocità, ferma restando la norma di buonsenso per la quale se tu vai piano non capita nulla. Ma allora a quel punto te ne vai a piedi".

“Sono già aperti confronti con lavoratori e imprese, e tanti altri se ne apriranno", replica Valentina Orioli, assessora alla nuova mobilità. Augurandosi che le valutazioni di Bignami, "titolare di una materia delicata come i trasporti e le infrastrutture, scaturiscano da istruttorie ben più articolate, più utili a esprimere un parere più consapevole dei ‘due chiacchiere’ fatte qua e là".

Se Bignami "è davvero interessato ai lavoratori dei trasporti gli suggeriamo di preoccuparsi dell’adeguamento del Fondo nazionale trasporti all’inflazione, che oggi vede risorse assolutamente insufficienti per far fronte all’aumento dei costi. O del rimborso del bonus trasporti introdotto dallo Stato per persone con redditi inferiori ai 20 mila euro, anticipate dalle aziende che ancora attendono di essere rimborsate".