
La chiesa dei Santi Angeli Custodi, in via Lombardi, in Bolognina
Bologna, 7 dicembre 2024 – È stato identificato in meno di 24 ore il ’piromane’ che il 7 novembre scorso ha dato fuoco alla stanza dei confessionali della chiesa dei Santi Angeli Custodi, in via Lombardi, in Bolognina. Poi, dopo un’attenta attività di ricostruzione da parte dei carabinieri della Stazione Navile (Compagnia Bologna centro) e dei colleghi del Nucleo operativo, che hanno subito eseguito i sopralluoghi sul posto e poi hanno scandagliato i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza pubblici e privati della zona davanti alla chiesa di don Marco Baroncini e nelle vie limitrofe, è stato possibile sottoporre alla Procura gli elementi necessari a richiedere e ottenere dal giudice per le indagini preliminari una misura cautelare nei confronti del presunto autore. Si tratta di un uomo di 55 anni originario di Bari, senza fissa dimora e con diversi pregiudizi di polizia, cui due giorni fa è stato difatti notificato il divieto di avvicinamento a don Baroncini, con tanto di braccialetto elettronico.
Stando alle ricostruzioni, l’uomo per qualche tempo aveva bivaccato nei pressi della chiesa, manifestando però via via atteggiamenti sempre più molesti. Al punto che il sacerdote era stato costretto a chiedergli di allontanarsi. Una richiesta che aveva innescato evidentemente il rancore dell’uomo, che, per ripicca, avrebbe dunque appiccato il fuoco alla chiesa.
Decisivo nella ricostruzione dei fatti è stato anche un testimone, cui il 55enne avrebbe confidato prima il suo intento, cui però l’interlocutore non aveva dato il giusto peso, poi, una volta realizzato, glielo avrebbe raccontato nei dettagli.
Il clochard è stato dunque rintracciato dai carabinieri che l’hanno rintracciato cercandolo tra dormitori e mense pubbliche: un’attività di indagine che ha portato in breve tempo a individuare ed eseguire la misura sull’indagato.