NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Suviana, due mesi dopo la strage. Via all’iter per svuotare la centrale

La prossima settimana è attesa l’autorizzazione della Regione per attivare gli impianti di depurazione. Uno step necessario per permettere ai consulenti incaricati dalla Procura di analizzare il sito . .

Bologna, 9 giugno 2024 – Arriverà a breve, con tutta probabilità già la prossima settimana, il via libera della Regione all’attivazione dell’impianto di depurazione con ‘treno modulare di trattamenti’ per svuotare la centrale di Suviana. Oggi sono due mesi esatti dalla tremenda esplosione che, il 9 aprile scorso, a Bargi di Camugnano, ha spezzato la vita di sette lavoratori impegnati nel collaudo del secondo gruppo della centrale idroelettrica Enel Green Power.

I sommozzatori dei pompieri durante la sistemazione della paratia bloccata
I sommozzatori dei pompieri durante la sistemazione della paratia bloccata

Un passaggio fondamentale, quello dell’attivazione dell’impianto di depurazione, perché possa procedere l’inchiesta, coordinata dai pm Flavio Lazzarini e Michela Guidi, per disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro, ancora a carico di ignoti. Infatti, a seguito del disastro, come noto l’impianto di Suviana era rimasto sommerso dall’acqua, salita fino a invaderne l’ottavo piano interrato. Acqua satura di idrocarburi, che ovviamente non poteva essere rilasciata nel lago, che fornisce acqua potabile a buona parte della provincia. Di conseguenza, conclusa la dolorosa fase del recupero delle vittime, sotto il coordinamento della Prefettura, Enel, vigili del fuoco, Arpae e Regione hanno subito messo mano a un progetto per lo svuotamento in sicurezza del sito.

Dopo aver chiuso, una decina di giorni fa, la paratia rimasta bloccata che continuava a portare acqua nella centrale; e dopo aver rimosso 20 metri cubi di idrocarburi dal pozzo, Enel è adesso pronta a passare alla fase 2, con l’attivazione di questo sistema di depurazione, composto da più filtri che, in successione, trattano l’acqua, fino a purificarla del tutto. Per immetterla quindi, superati anche i test dell’Arpae, nel lago. Un iter in attesa di autorizzazione, che si dovrebbe sbloccare proprio in questa settimana.

Solo una volta svuotato, il sito sarà a disposizione della Procura, per essere analizzato dai consulenti: sei superperiti sono già stati nominati. Quattro si occuperanno di ricostruire lo scenario in cui è avvenuta l’esplosione, per accertare se ci siano stati problemi strutturali o umani; due, invece, sono chiamati ad analizzare le ‘Scada’, le scatole nere che racchiudono i dati operativi dei due gruppi della centrale. In proposito, è stato possibile realizzare una copia forense delle ‘Scada’, senza comprometterne il contenuto. Un passaggio che adesso permetterà di analizzarle senza dover far ricorso a un accertamento irripetibile.