Suviana, le parole del sopravvissuto: "Ho sentito un boato, ho guardato e la fiammata mi ha investito"

Nicholas Bernardini è stato ascoltato ieri dai carabinieri, incaricati dalla Procura delle indagini. Il venticinquenne di Gaggio è rimasto ferito nell’esplosione della centrale, riportando ustioni

Bologna, 19 aprile 2024 – “Stavo lavorando, quando ho sentito un forte rumore. Sono andato ad affacciarmi per vedere cosa stesse accadendo. E sono stato investito dalla fiammata". Nicholas Bernardini ha parlato per due ore, ieri mattina, con i carabinieri del Nucleo Investigativo. Il venticinquenne di Gaggio Montano, dipendente di Enel Green Power, è il primo degli operai rimasti feriti dall’esplosione di martedì scorso ad essere stato ascoltato dagli inquirenti. Il ragazzo, che non era impegnato in prima persona nel collaudo, a differenza dei lavoratori rimasti uccisi nel disastro, era impegnato in lavori di manutenzione al quarto piano interrato quando l’impianto di Suviana è stato investito da una vampata di fuoco, olio bollente e detriti. Risaliti dal ventre della centrale fino ai piani in superficie.

I carabinieri stanno ascoltando i sopravvissuti
I carabinieri stanno ascoltando i sopravvissuti

La testimonianza di Bernardini non si scosta dal resoconto fornito finora dai lavoratori rimasti illesi. Quelli che erano fuori dal sito e che, ascoltati dai carabinieri, hanno sentito prima un "rumore, come di un motore che gira a vuoto" sempre più forte. E poi un boato. I militari dell’Arma, delegati dalla Procura (con il procuratore Giuseppe Amato e il pm Flavio Lazzarini) assieme a vigili del fuoco e personale della Medicina del lavoro dell’Ausl, stanno lavorando per riuscire a delineare le varie fasi della tragedia.

Contemporaneamente, gli inquirenti stanno sviluppando i primi accertamenti prodromici al sopralluogo all’interno della centrale, ancora allagata e inaccessibile, per il rischio legato all’acqua che continua a entrare all’interno. Oggi, in proposito, è previsto un tavolo a palazzo Caprara dove responsabili di Enel Green Power e rappresentanti di vigili del fuoco, carabinieri di Nucleo Investigativo e Nil, Regione e Comune di Camugnano relazioneranno al prefetto Attilio Visconti sulla situazione del sito, per capire anche come procedere allo svuotamento del sito.

Questo, mentre le ipotesi su cosa possa aver innescato la tragedia continuano a susseguirsi. Quello che è emerso anche dalle testimonianze di esperti, è che per eseguire un collaudo come quello che stava interessando il secondo gruppo di Suviana è necessario disattivare alcuni dei sistemi di sicurezza: sistemi che quindi non possono entrare in azione, bloccando tutto, in caso di rischio. Un rischio come quello generato da una turbina che va fuori giri. A maggior ragione, dunque, sarà necessario capire dai sopravvissuti che tipo di rumori siano stati avvertiti, quali manovre siano state eseguite. E iniziare a dare un contorno a questa tragedia.

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