Bologna, 25 gennaio 2025 – Sono le 8 di mattina e in via Saffi la situazione è sempre la stessa. Ogni giorno, mattina e sera. Auto incolonnate, motorini che sgattaiolano a pochi centimetri dagli specchietti, bus praticamente immobili. C’è addirittura un’ambulanza in mezzo all’incolonnamento che, fisiologicamente, fatica a procedere.

Il cantiere verso via Indipendenza
Le conseguenze della chiusura dell'incrocio
La chiusura dell’incrocio tra le vie Malvasia e Vittorio Veneto, da lunedì scorso, ha complicato ancora di più una viabilità già messa alle strette da un anno a questa parte a causa dei lavori della linea rossa del tram. E i cittadini non perdono occasione per ricordarlo.
Continua, infatti, la pioggia di email e segnalazioni per lamentare "una situazione ormai insostenibile" che, negli orari di punta, continua a snervare chi è al volante. "Stamattina vado a lavorare e attraverso, come sempre, l’incrocio Vittorio Veneto, Saffi e Malvasia. Nessun cartello avvisa che, dopo qualche ora, l’incrocio sarebbe stato chiuso per il cantiere del tram", ha scritto una lettrice a inizio settimana. "Già da questa mattina via Saffi in direzione centro era un serpentone, fermo, di veicoli e autobus che partiva dall’ospedale Maggiore e arrivava ai viali di circonvallazione – ha aggiunto un altro cittadino negli ultimi giorni –. Una strada importante e intasata. Senza tenere conto di smog, rumore e tanto altro".
Lavori in corso e viabilità
Una delle arterie principali che collegano centro città e periferia, insomma, sembra soffrire sempre di più i tanto vituperati cantieri. La posa dei binari del tram in realtà è già praticamente completata, ma resta l’intervento sull’incrocio. Sono state mantenute due corsie in direzione fuori porta e una verso i viali, con l’impossibilità però di proseguire dritto per chi viene da via Vittorio Veneto o da via Malvasia e l’imposizione di svoltare a destra, in entrambi i casi. Soppressa la corsia riservata ai mezzi pubblici, il cantiere del tram resta a troneggiare in mezzo alla carreggiata. Con il risultato che, ieri, è arrivata anche la segnalazione di un’ambulanza rimasta nel bel mezzo dell’imbottigliamento.
Proteste e richieste di soluzioni
La chiusura dell’incrocio andrà avanti fino a fine febbraio, ma c’è chi sembra non farcela davvero più. Non ci sta Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in Comune, che raccoglie le istanze dei cittadini e attacca Palazzo d’Accursio: "La chiusura dell’incrocio ha paralizzato completamente tutta la zona – puntualizza il leghista –. I cittadini sono in ginocchio e i tempi allungati sono per molti insostenibili. Le ambulanze, ormai cronicamente, anche se a sirene spiegate rimangono bloccate nel traffico o sono costrette a usare i portici come fossero una corsia di emergenza".
"Già di prima mattina strade come via Sabotino, in cui cui il Comune vorrebbe far passare un’altra linea del tram (la ‘Blu’, ndr) e incominciare ulteriori cantieri, sono a loro volta paralizzate – prosegue Di Benedetto –. L’Amministrazione cominci ad assumersi le proprie responsabilità e a dare risposte ai tanti cittadini in difficoltà, invece che girarsi dall’altra parte".