NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Via Belle Arti a Bologna, il piano del Comune: "Pattuglie della polizia locale e sostegno alle iniziative sociali"

Madrid, capo di Gabinetto del sindaco, ha incontrato negozianti e papà della ragazza aggredita "Va costruita una rete, perché non si può mettere un poliziotto vicino a ogni donna"

Polizia in centro a Bologna

Polizia in centro a Bologna

Bologna, 11 febbraio 2024 – Un pattugliamento serale e notturno delle zone più ‘critiche’ del centro da parte della polizia locale. E un sostegno concreto, anche economico, alle realtà commerciali o associative che proporranno iniziative per aumentare il senso di sicurezza dei cittadini. Ecco il piano d’azione annunciato da Matilde Madrid, capo di Gabinetto del sindaco Lepore, a pochi giorni dall’ultimo episodio di violenza sessuale avvenuto in via Bertoloni. Un piano frutto del "continuo confronto con i cittadini, tradotto poi nei tavoli istituzionali con le forze dell’ordine".

Dottoressa Madrid, ieri mattina è stata in via Belle Arti, dopo una notte di controlli più strutturati in questa parte della zona universitaria. Cosa le hanno detto i cittadini?

"Con la presidente del Quartiere Rosa Amorevole, l’assessore Luisa Guidone e il dirigente del commissariato Due Torri Marco Gianfrancesco abbiamo incontrato i negozianti, che ci avevano segnalato proprio il sabato mattina presto come momento peggiore: ci hanno detto che è stato un arrivo a lavoro nettamente migliore degli altri. Al di là di questo, l’incontro ci è servito per strutturare gli interventi futuri, capire dove agire e in che orari ".

Ha incontrato il papà della ragazza aggredita?

"Sì, ma per caso. Era a prendere il giornale. Abbiamo parlato di quanto accaduto, tra l’altro in un orario neppure troppo tardo, mi ha fatto presenti le problematiche che vive la zona".

Via Belle Arti e piazza Scaravilli soffrono oggi la ‘transumanza’ degli spacciatori da via Petroni e strade limitrofe.

"I controlli intensificati tra via Acri, via de’ Bibiena e in generale quella parte della zona universitaria hanno migliorato notevolmente la situazione di quelle strade. Ma, come capita, il problema si è spostato altrove".

E adesso cosa si fa?

"Ascoltando i cittadini, che ci chiedono una presenza più diffusa della polizia loocale, abbiamo deciso di modificare l’assetto dei servizi delle pattuglie. Che non staranno più ferme in piazza Aldrovandi, dove a breve tornerà a transitare la navetta - alleggerendo così da sé i problemi di affollamento e mala-movida -, ma si muoveranno, dal pomeriggio all’una di notte , nelle strade della zona universitaria, coordinandosi con le altre forze di polizia. In questo senso, con il questore Antonio Sbordone abbiamo instaurato un rapporto di scambio e collaborazione costante".

Anche con i cittadini ha in programma altri incontri a breve?

"Ne faccio di continuo, sono la base per i nostri interventi. Ad esempio, ci avevano segnalato in zona universitaria una carenza di illuminazione pubblica: abbiamo ripristinato in questi mesi il 95% dei lampioni, finiremo entro marzo ".

Gli ultimi episodi di cronaca hanno dimostrato che il lavoro di polizia e carabinieri è ancora più incisivo quando c’è l’apporto dei cittadini.

"Esattamente. E in questo senso come Comune vogliamo sostenere, sia sul piano organizzativo, che con un contributo economico, la campagna promossa da Ascom per dare assistenza e aiuto, in negozi e bar, a chi si sente in pericolo. E così faremo con tutte le iniziative che andranno nella direzione di aiutare a garantire la sicurezza".

La violenza di via Bertolini ha riacceso l’attenzione sui reati sessuali in strada. Cosa sta facendo il Comune?

"Con la vice sindaca Clancy stiamo lavorando, costruendo un percorso, che vede coinvolti attori istituzionali, cittadini e studenti, di informazione sul senso di sicurezza delle donne . Lavorando sullo spazio pubblico, l’obiettivo è intessere una rete sociale che non lasci nessuna sola, perché non possiamo pensare che la soluzione al problema sia mettere un agente al fianco di ogni donna. L’obiettivo è costruire una città dove ci si senta sicure".