LETIZIA GAMBERINI
Cultura e spettacoli

Bologna Portici Festival: sul palco da Barbarossa a Gianni Morandi

Il cantautore in piazza Maggiore con Paola Maugeri per una serata jukebox con tanti ospiti

Bologna Portici Festival: Gianni Morandi con Luca Barbarossa sul palco in piazza Maggiore (foto Schicchi)

Bologna Portici Festival: Gianni Morandi con Luca Barbarossa sul palco in piazza Maggiore (foto Schicchi)

Bologna, 7 giugno 2024 – "Lucio era... il centro di gravità permanente. Attorno a lui nascevano nuovi talenti, era capace di scoprirne sempre, anche in altre discipline. Era un uomo curioso e aperto. E in questi anni, nel mio programma Radio2 Social Club sono passati artisti lanciati da lui".

Bologna Portici Festival: Gianni Morandi con Luca Barbarossa sul palco in piazza Maggiore (foto Schicchi)
Bologna Portici Festival: Gianni Morandi con Luca Barbarossa sul palco in piazza Maggiore (foto Schicchi)

È partito subito ricordando l’amico Dalla Luca Barbarossa, che questa sera, assieme alla conduttrice televisiva e radiofonica Paola Maugeri, ha preso per mano il pubblico di piazza Maggiore in un viaggio nella storia della musica bolognese. Un viaggio pieno di ospiti, a partire dall’altro amico Gianni Morandi, in uno dei momenti clou del Bologna Portici Festival. Si è celebrato dunque un vero patrimonio culturale (riconosciuto dall’Unesco, come i portici) con Musica – Racconti e suoni di una città, la cui scrittura trae spunto dal percorso espositivo della Sala della Musica in Salaborsa.

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Barbarossa e Maugeri, grazie a uno speciale jukebox hanno fatto rivivere al pubblico le epoche più luminose della musica d’autore bolognese, assieme a tanti ospiti, testimoni privilegiati del romanzo artistico che è stata, ed è ancora, Bologna: oltre a Morandi, anche Andrea Mingardi, Fio Zanotti, Maurizio Biancani, Celso Valli e tanti altri. Il gran finale è stato dedicato alla musica dal vivo con un medley speciale scritto dal maestro Beppe D’Onghia ed eseguito da Ricky Portera, Federico Poggipollini, Nicola ‘Ballo’ Balestri, Lele Veronesi e Roberta Giallo. "Ho un legame molto stretto con Bologna – riflette Barbarossa – perché è l’unica città in cui ho vissuto al di fuori di Roma. Sono stato qui due anni, in cui ho registrato in Fonopront due album: uno era Cuore d’acciaio, che conteneva il brano Portami a ballare con cui vinsi il festival di Sanremo".

Correva l’anno 1992 e sotto le Torri il cantautore frequentava "Lucio, Morandi, lo staff di Fonoprint, il produttore Roberto Costa. Abitavo in centro, in piazza Aldrovandi, e ho ricordi molto affettuosi. Diciamo che non sono proprio un ‘marziano’ in questa città, forse anche per questo mi hanno chiamato a condurre la serata. Per me è un grande onore essere presente. Dalle orchestre alle osterie, a Bologna negli anni sono successe così tante cose.., le produzioni di Mauro Malavasi, Celso Valli e poi Vasco, Luca Carboni, Samuele Bersani. Tanto da mettere insieme, tanto da raccontare". E dunque è stato un racconto, sviluppato per tutta la serata "con protagonisti che ci sono venuti a trovare, mentre altri sono stati presenti con videomessaggi. Mi sento a casa, qui mi sento protetto".