Il Trovatore di Giuseppe Verdi al Nouveau (FotoSchicchi)
Bologna, 18 febbraio 2024 – La regia di Davide Livermore conquista, soprattutto i più giovani, forse perché “pensata come un grande film - spiega il sovrintendente del Teatro Comunale Fulvio Macciardi - Valorizza il palcoscenico basso del Nouveau”. Insomma di necessità virtù, il limite diventa una risorsa e la visione “assomiglia al cinemascope”.
L’opera al Comunale Nouveau fino al 25 febbraio è Il Trovatore, una delle più importanti di Giuseppe Verdi.
Sul podio Renato Palumbo, alla guida di un cast che vede protagonisti Roberto Aronica nei panni di Manrico, Marta Torbidoni nelle vesti di Leonora, Lucas Meachem come Conte di Luna e Chiara Mogini come Azucena.
"Una grande opera - concorda l’ex ministro Patrizio Bianchi -, nonostante il vincolo dello spazio”, che mescola nobili e reietti, superstizione e violenza, toccando i lati oscuri dei sentimenti.
E tra questi per Cecilia Matteucci, in un Yves Saint Laurent leopardato di fine anni Ottanta, “Azucena è quella che ammiro di più”.
"Mi ha colpito la contemporaneità distopica che Livermore ha deciso di rappresentare - aggiunge la salottiera Patrizia Finucci Gallo - La modernità visiva è spettacolare”.
E il tenore, "e io sono particolarmente affezionata ai tenori - aggiunge Nicoletta Mantovani, vedova di Luciano Pavarotti e presidente della fondazione a lui intitolata -, ha una voce bellissima”.
Tra gli ospiti alla prima anche la senatrice Pd Sandra Zampa, il deputato dem Andrea De Maria, il rettore Giovanni Molari, Marilena Pillati, Giuseppina Gualtieri, presidente Tper, il direttore generale del Caab Alessandro Bonfiglioli, Claudia Busi, il presidente della Corte Costituzionale Augusto Barbera.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro