Bologna, nuove assunzioni nella sanità all’Ausl e al Sant’Orsola

42 posti di lavoro nell’azienda unità sanitaria locale, 104 al Policlinico in vista delle ferie estive. La vittoria del sindacato: “E’ il risultato dello sciopero del 23 maggio”

Sanità, nuove assunzioni all'Ausl di Bologna e al Sant'Orsola (foto di repertorio)

Sanità, nuove assunzioni all'Ausl di Bologna e al Sant'Orsola (foto di repertorio)

Bologna, 28 maggio 2024 - Nuove assunzioni nella sanità bolognese, proprio a ridosso delle ferie estive. E' il risultato dello sciopero del 23 maggio, che ha portarto a 42 nuovi posti di lavoro nell'Ausl e 104 al Sant'Orsola, mentre il Rizzoli ha confermato che sarà garantito il turnover come previsto da un accordo regionale. Una buona notizia per la Funzione pubblica della Cgil e per tutti i lavoratori: "La carenza di dotazioni organiche era una delle motivazioni che ci hanno spinto allo sciopero territoriale del 23 di maggio" indetto dalla sola sigla della Camera del lavoro, e ora "vedere una risposta immediata non può che rafforzare le motivazioni delle nostre azioni di lotta", affermano Marco Pasquini, segretario della Fp-Cgil, e Gaetano Alessi, responsabile del comparto sanità per la Fp-Cgil di Bologna".

Lo sciopero

Per quanto riguarda l’Ausl di Bologna, lo sciopero ha interessato gli operatori dell’area comparto (infermieri, operatori sociosanitari, tecnici sanitari, ostetriche, personale della riabilitazione e amministrativi) e gli operatori della dirigenza medica e veterinaria e sanitaria della dirigenza non sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa.

"Nelle ultime ore sono anche arrivati lo sblocco delle procedure degli incarichi per l'area degli assistenti e degli operatori, e l'aumento della quota a 50 euro per le prestazioni aggiuntive – continuano i due sindacalisti -. Aspettiamo risposte per l'aumento dei fondi contrattuali, per cui siamo ancora alle interlocuzioni, ed il regolamento Ausl per le 'verticalizzazioni' (già adottato da Sant'Orsola e Rizzoli), ma l'aria, grazie alla mobilitazione del 23 maggio, è cambiata ed è un bene per i lavoratori, ma soprattutto per i cittadini", affermano i due sindacalisti.

I problemi 

Nel quadro dei vari problemi portati in piazza con lo sciopero generale del pubblico impiego sotto le Due Torri, la Cgil aveva richiamato l'attenzione su medici, infermieri e operatori sociosanitari sotto stress, perché pochi e con pochi riposi di meno, a fronte di liste d'attesa sempre da smaltire. Sempre la Cgil aveva evidenziato che i 2.000 assunti extra nelle aziende sanitarie locali durante la pandemia, erano già stati 'vanificati' dalle nuove disposizioni regionali per rientrare nei costi. Insomma, c'è parecchio bisogno di rinforzi; tasto su cui, nelle scorse settimane aveva insistito anche la Cisl Fp sollecitando un un piano di assunzioni "adeguato per garantire il benessere" degli operatori sanitari "sul posto di lavoro, evitando quindi i doppi turni e il ricorso allo straordinario massivo".

Non solo, sempre la Cisl aveva avvertito sui "molti" lavoratori pronti a lasciare il posto per la mancanza di "serenità all'interno dell'Ausl di Bologna. Quindi molti lavoratori indecisi si dimettono nell'ultimo periodo, prima ancora delle ferie estive".