FRANCESCO MORONI
Politica

Meogrossi, obiettivo Europee: "Bonaccini è la nostra vera forza. Tutto il Pd di Bologna lo sostiene"

Il vicesegretario provinciale sull’iniziativa organizzata da Lepore, a cui non è stato invitato il governatore: "Una frattura con il sindaco? Ci sono tanti eventi sul territorio, ma le pluralità restano ben rappresentate"

Meogrossi, obiettivo  Europee: "Bonaccini è la nostra vera forza. Tutto il Pd di Bologna lo sostiene"

Meogrossi, obiettivo Europee: "Bonaccini è la nostra vera forza. Tutto il Pd di Bologna lo sostiene"

Bologna, 3 giugno 2024 – "Credo che la nostra forza in vista delle Europee derivi dalla candidatura di Stefano Bonaccini. Giriamo il territorio e c’è tanto entusiasmo dal basso". La distanza tra Matteo Lepore e Stefano Bonaccini si è accentuata, la riprova è il mancato coinvolgimento del governatore in un incontro con i candidati del Partito democratico a Bruxelles organizzato dal sindaco. Ma per il vicesegretario dei dem bolognesi, Matteo Meogrossi, quello di Bonaccini è l’asso nella manica in vista del voto in arrivo: "È considerato uno dei migliori presidenti che abbiamo mai avuto in Regione – sottolinea –. Molti avrebbero auspicato un suo terzo mandato. Ecco perché siamo tutti impegnati per favorire una sua elezioni nel Parlamento europeo". Insomma: l’importante resta fare squadra, ma la fascia di capitano è chiaro su quale braccio si trovi.

Meogrossi, pensa ci sia una frattura tra Lepore e Bonaccini?

"Penso ci siano tanti eventi sul territorio, lo stiamo vedendo, e il Pd è una formazione molto plurale: le varie sensibilità sono ben rappresentate da tutti. Ho girato parecchio con Stefano, lui c’è sempre stato, e abbiamo trovato grande sostegno. Peraltro sarà presente anche all’evento che, bene o male, chiuderà la campagna elettorale in città".

Sbagliato, quindi, non invitare anche il governatore per discutere insieme con il sindaco e gli altri candidati?

"Tutti gli eventi sul territorio nascono per dare forza al Pd, ma credo e sento che la vera forza per queste elezioni derivi proprio da Bonaccini. E il Pd di Bologna lo sostiene con convinzione. Elly Schlein gli ha chiesto di candidarsi all’insegna di uno spirito democratico e di un nuovo corso. Lancio un appello ai dirigenti e agli elettori del Pd: è molto importante dare la preferenza a Stefano Bonaccini".

L’appuntamento alle urne si avvicina, ma molti occhi sono puntati sulle Regionali in programma, forse, in autunno.

"Su questo mi ritrovo molto nel programma lanciato dal segretario regionale Luigi Tosiani, che sta facendo un ottimo lavoro. È il momento di stringerci tutti insieme come comunità per ritrovare un percorso forte".

Che tipo di percorso?

"Un percorso pensato e costruito dalla segreteria regionale. L’Emilia-Romagna è importantissima per il Pd, un baluardo, e cinque anni fa abbiamo vinto in maniera forte con Bonaccini perché siamo rimasti compatti e uniti attorno alla sua candidatura. La stessa cosa andrà fatta alle prossime elezioni, riconoscendoci tutti nel programma del segretario regionale. E Bologna sarà un pilastro, parte integrante di questo programma".

Poi c’è il conflitto in Medio Oriente: ha fatto discutere la scelta di appendere la bandiera della Palestina in Comune.

"Da militante storico di sinistra, ho speso sempre la mia solidarietà su quanto accade in quei territori, soprattutto alla popolazione palestinese. Non mi riconosco né in una Palestina guidata da Hamas, né nell’Israele guidato da Netanyahu: nessuno esprime ideali di pace. Ripartirei invece da due pilastri del dialogo, cioè Yitzhak Rabin e Yasser Arafat. La sinistra deve riconoscersi in un unico simbolo, quello della pace, e ricordare l’esempio di due figure che hanno lavorato per costruire".