Ue, l’attesa di Bonaccini. I consiglieri Pd in pressing

Negli ultimi giorni tante chiamate dai suoi per restare in Viale Aldo Moro. Baruffi: "Sceglierà in settimana". E per la successione spunta il nome di Delrio.

Ue, l’attesa di Bonaccini. I consiglieri Pd in pressing

Ue, l’attesa di Bonaccini. I consiglieri Pd in pressing

Bologna, 7 aprile 2024 – "Non è che Stefano Bonaccini sta ripensando alla sua candidatura a capolista del Nord-Est?". Il tam tam sulla corsa europea del governatore emiliano-romagnolo è ormai quotidiano, mentre parallelamente cresce il toto-nomi (oltre agli assessori Vincenzo Colla e Irene Priolo e i sindaci Michele de Pascale ed Enzo Lattuca) per la sua successione.

Con una new entry che circola più che mai, soprattutto dopo che qualcuno ha invocato le primarie: l’ex ministro Graziano Delrio.

Il curriculum non avrebbe una grinza: ex sindaco di Reggio Emilia, presente sul territorio, già numero uno dell’Anci.

"Con lui in campo, altro che gazebo", dice più di un dem. Ma tutto resta fermo finché Bonaccini non scioglierà la riserva. Una scelta che – dopo alcune indiscrezioni sul ’Foglio’ di una sua presunta frenata rispetto alla corsa Ue – sta creando fibrillazione.

Davide Baruffi, suo braccio destro, e responsabile nazionale Enti Locali del Pd, ieri all’iniziativa bolognese con i sindaci dem, non si sbilancia: "Non ha ancora deciso. Ma questa settimana si saprà". Per i fedelissimi si dovrà attendere martedì o mercoledì, ma è nota l’abitudine del ’Pres’ di decidere all’ultimo momento.

Di sicuro, se qualche giorno fa il borsino dava Bonaccini al 90% in volo per Bruxelles, oggi la percentuale scende all’80%. Segno che qualche indecisione in più c’è. Uno dei motivi sarebbe il pressing di associazioni, categorie economiche, ma soprattutto di tanti consiglieri regionali che, soprattutto negli ultimi giorni, starebbero consigliando a Bonaccini di rimanere in Viale Aldo Moro. Con il ’Pres’ fuori dai giochi prima della fine del mandato, il rischio – per i riformisti Pd – è che le decisioni (e i posti) per Viale Aldo Moro finiscano nelle mani di Elly Schlein.

Considerando, poi, le tante questioni aperte, come il dopo alluvione o l’approvazione del bilancio, la paura è che senza Bonaccini l’Emilia-Romagna perda peso, diventando davvero contendibile.

Ad aggiungere caos, pure la rottura del campo largo con il M5s a Bari.

Bonaccini, ospite venerdì di Trc, ha già fatto sapere che non sceglierà da solo, ma con il partito: "C’è da considerare il rapporto costi-benefici della decisione".

I dem con la segretaria provinciale Federica Mazzoni, intanto, chiedono di "accorciare i tempi", mentre per il leader regionale Luigi Tosiani "Bonaccini sarà comunque protagonista".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro