Elezioni 2024, primo sondaggio con sorpresa: a Reggio Emilia sprinta il Pd. Un tesoretto per Bonaccini

Bene alle comunali e alle Europee (34%). Fratelli d’Italia salirebbe al 24%, male Lega e FI. Il governatore potrebbe decidere di incassare il risultato e candidarsi, ma solo come capolista

Verso il voto, doppio appuntamento a giugno. Primo sondaggio con sorpresa. Nella foto il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini

Verso il voto, doppio appuntamento a giugno. Primo sondaggio con sorpresa. Nella foto il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini

Bologna, 22 marzo 2024 – Il primo sondaggio verso le amministrative e le Europee di giugno piomba sulla campagna elettorale da Reggio Emilia. Scatola con sorpresa ‘griffata’ Youtrend, quorum per il candidato del centrosinistra Marco Massari. Su un campione di 805 persone, con interviste fatte a metà marzo, sono tre i dati più interessanti: al voto europeo, il Pd sfiorerebbe il 34% con Fratelli d’Italia quasi al 24% e risultati bassi per Lega (6%) e FI (5%); alle elezioni per il sindaco, Massari al ballottaggio prevarrebbe su Giovanni Tarquini con 19 punti di scarto; fra i leader nazionali, quello che genera più fiducia è invece il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, con un tasso del 58% contro il 35% della segretaria Pd Elly Schlein, il 34% di Giuseppe Conte (M5S) e il 33% della premier Giorgia Meloni.

Verso le Europee 2024, il primo sondaggio
Verso le Europee 2024, il primo sondaggio

IL VOTO NELLE CITTÀ

La partita di Reggio Emilia non era data per vinta in casa Pd e la possibilità del secondo turno (già avvenuto 5 anni fa) resta concreta (Massari sarebbe comunque poco al di sopra del 50% di preferenze, al netto di eventuali errori di valutazione). Ma il dato generale genera fiducia nel centrosinistra anche a Modena e a Cesena. Diversa la situazione a Forlì, dove il sindaco uscente Gian Luca Zattini resta in pole position, e a Ferrara, dove va valutata la trasformazione della coalizione, ma Alan Fabbri resta favorito per la riconferma. Attenzione, però, all’avvocato Fabio Anselmo, volto noto di molte battaglie, che sta generando movimento.

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IL CENTRODESTRA

Fratelli d’Italia sta drenando molti voti andati in passato alla Lega e andranno valutate con attenzione le liste civiche personali dei primi cittadini: a Ferrara, in particolare, Fabbri potrebbe avere risultati à la Zaia e la Lega rischia il tracollo, complice un assetto generale del Paese. Mentre FdI continua la sua avanzata in Emilia-Romagna.

GLI ALTRI

Se torniamo un attimo a concentrarci sulle Europee, pur consci che si tratta solo di una rilevazione reggiana (dunque il centrodestra finirà per essere decisamente più alto in regione), il Pd sfiora il 34%, FdI il 24%, terza forza è il Movimento 5 Stelle (9,4%), poi Verdi-Sinistra (7,4%), Lega al 6%, Forza Italia al 5,1%, +Europa al 3,4%, Azione al 3,3%, Italia Viva al 3%. Resta una dote di astenuti e indecisi di poco inferiore al 40%.

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BONACCINI

Cosa farà il presidente della Regione e del Pd? La sensazione è che non si farà sfibrare dalle continue voci e deciderà all’ultimo se correre o meno per le Europee. Di certo il ‘tesoretto’ dimostrato anche dalla rilevazione reggiana mette in chiaro che alle Europee non potrà partecipare da comprimario, semmai da capolista. E se su questo punto dovesse ricevere un no, beh, è difficile ipotizzare una sua presenza a prescindere nelle liste, magari nell’ennesima conta con la ex vice Elly Schlein. Il successo popolare è però anche un fardello: come lasciare la regione in un momento così delicato, con il post alluvione e nessun ‘delfino’ certo della successione?

I PAPABILI

In seno al centrosinistra, i nomi forti per ora sono quattro. Da Ravenna, guadagna posizioni il sindaco Michele De Pascale. Fra gli assessori uscenti, ci sono il cervese Andrea Corsini, il ferrarese Paolo Calvano e Vincenzo Colla, che alla fine potrebbe essere un nome di transizione gradito a sindacati, industriali e magari anche a Elly Schlein. Che potrebbe, alla fine, sparigliare le carte con mosse a sorpresa. Resta in campo l’europarlamentare Elisabetta Gualmini, più indietro pare ora la sindaca di San Lazzaro Isabella Conti.

L’OPPOSIZIONE

Come già anticipato dal Carlino, il nome di cui si parla di più nel centrodestra è quello di Elena Ugolini, già sottosegretaria all’istruzione. Donna, cattolica e bolognese, potrebbe davvero cambiare la dinamica dei candidati ‘polarizzanti’. E se toccasse a Fratelli d’Italia? Anche qui potrebbe toccare a un bolognese, magari ora al Senato.