MARCELLO GIORDANO
BFC

Saputo aspetta Motta e Zirkzee e si tiene stretti Sartori e Di Vaio, i due veri jolly del mercato

Il Bologna proverà a convincere il tecnico a restare per proseguire il cammino iniziato due anni fa. Intanto conferma i dirigenti che hanno assemblato un gruppo il cui valore è cresciuto notevolmente

Bologna, 18 maggio 2024 – La speranza di tenersi stretto Thiago Motta è flebile, stando a quanto accaduto in casa Juve (Allegri già esonerato, lunedì sulla panchina bianconera Paolo Montero), ma è l’ultima a morire. Aspettando l’incontro tra Joey Saputo, di rientro per la gara con la Juventus e per i festeggiamenti successivi e il tecnico, una posizione in casa Bologna è certa: dopo la riconquista della Champions, c’è aria di rinnovo per il responsabile dell’area tecnica Giovanni Sartori e il diesse Marco Di Vaio. Il che, alla vigilia del faccia a faccia con il tecnico, in scadenza al 30 giugno, sa pure di messaggio per il diretto interessato e per gli eventuali successori: gli allenatori passano, la società resta ed è dalle scelte del club che deve passare la crescita, fermo restando la centralità e la genialità di un Motta che ha valorizzato al massimo praticamente ogni giocatore che gli è stato messo a disposizione.

Da sinistra il direttore sportivo del Bologna Giovanni Sartori, 67 anni, il tecnico Thiago Motta, 41 e l’attaccante olandese Joshua Zirkzee, 22 (Schicchi)
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E allora, rinnovo in vista per Sartori e Di Vaio, gli uomini mercato che hanno condiviso ogni giocatore arrivato fino a gennaio: e che a gennaio hanno optato per Ilic, Odgaard e Castro e non per Amiens e Talles Magno, che erano le richieste del tecnico, che non aveva voluto firmare il rinnovo. Pure il riscatto di Odgaard, schierato dal tecnico nella partita che valeva la stagione è passato dal vaglio di Motta.

Al netto di tutto, Saputo, che vorrebbe confermare Motta, è intenzionato a non lasciarsi scappare gli uomini mercato che con il tecnico hanno firmato il salto di qualità. Sartori e Di Vaio. Sartori che è un pezzo di storia della serie A, l’uomo delle favole: perché ha raggiunto la Champions con il Chievo, poi con l’Atalanta. Ora con il Bologna.

Nessuno prima di lui aveva raggiunto la Champions con tre società diverse che non l’avevano mai frequentata.

Ndoye, Beukema, Ferguson, Calafiori, Lucumi, Saelemaekers, Odgaard sono roba sua, solo per fare alcuni nomi. E la sua abilità è stata pure quella di fidarsi dei collaboratori su nomi che non lo convincevano fino in fondo: vedi Zirkzee (prima dell’olandese il Bologna aveva inseguito Lucca, Strand Larsen e Petagna). Che sappia scegliere gli uomini è fuori discussione: da Delneri al Chievo, a Gasperini all’Atalanta, fino a Thiago Motta a Bologna, con il contributo del diesse.

Che possa essere scontroso al bisogno con il tecnico è certo: con Gasperini a Bergamo è arrivato al divorzio. Che difenda in primis gli interessi della società e sappia farne il bene è fuori discussione. E allora, rinnovo in vista fino al 2025. A Thiago stabilire se voglia andare avanti con lui. L’ora di scoprire le carte è vicina. Ammesso e non concesso che le carte non fossero già scoperte da tempo. Aspettando che Thiago prenda una posizione e decida, il Bologna una decisione l’ha già presa: avanti con Sartori e Di Vaio.

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