Da trent’anni tra le nuvole: "Volare è un privilegio"

Elvis Bianchi, di Gambettola, è pilota di linea e presidente del Lions Club "Ho scelto questo lavoro perchè volevo scoprire il mondo e culture diverse" .

Da trent’anni tra le nuvole: "Volare è un privilegio"

Il pilota Elvis Bianchi

Trent’anni di volo nei cieli del mondo come pilota di linea. Elvis Bianchi, 57 anni, residente a Gambettola, è un pilota di linea con oltre 30 anni di esperienza, che ha trasformato la sua passione per il volo in una carriera di successo. Anche presidente del Lions Club del Rubicone e membro dell’Accademia dei Filopatridi di Savignano, racconta il suo percorso.

Cosa l’ha spinta a intraprendere la carriera di pilota?

"Volare è un sogno e quello che mi ha spinto a diventare pilota è stato il desiderio di scoprire il mondo, visitare luoghi lontani e affascinanti, conoscere culture diverse e vivere esperienze uniche. Per me, volare significa lasciare indietro la routine quotidiana e superare non solo la forza di gravità, ma anche i limiti della mente".

Le tappe fondamentali della sua formazione e carriera? "Sono iniziate all’Istituto Tecnico Aeronautico Francesco Baracca di Forlì, dove ho acquisito le basi della mia professione. Successivamente, ho frequentato la Flight Safety Academy a Vero Beach, in Florida, per affinare le mie competenze. Ho poi proseguito alla scuola di volo dell’Alitalia prima ad Alghero, e poi a Fiumicino dove ho ottenuto l’abilitazione sul Super 80. Un momento decisivo è stato il corso comando sull’Airbus 321, che mi ha preparato per il ruolo di comandante. Infine, ho ottenuto l’abilitazione sugli aeromobili di lungo raggio come l’A330 e l’A350, che mi ha permesso di volare su rotte intercontinentali".

Quanti viaggi e quante ore di volo ha fatto in 30 anni?

"Non ho tenuto un conto del numero dei voli. Sono stato in cielo per 18mila ore di volo. Il volo più lungo? Roma-Tokyo con 15 ore di volo".

Come concilia la vita privata con quella professionale?

"Ho imparato che l’equilibrio è fondamentale. Quando non sono in volo, cerco di dedicarmi completamente alla mia famiglia e agli amici, valorizzando ogni momento. Cerco di fare sport regolarmente, di stare a dieta per allenare la disciplina, leggo e ascolto musica per rilassarmi e staccare dalla routine, e dedico del tempo a riflettere su quello che ho vissuto".

Un aspetto che considera speciale nel volare?

"Vedi il mondo da un punto di vista speciale. Il cielo blu intenso, le stelle che di notte, viste dall’alto, sembrano più luminose, le Alpi innevate, mi affascinano. Ma sono le nuvole a darmi la sensazione più magica. Attraversarle è come passare dal brutto tempo al sole in un attimo. Volare è un privilegio".

Ci sono stati momenti particolarmente difficili durante i suoi voli?

"Ho affrontato situazioni difficili come forti turbolenze, neve, nebbia e temporali. In quei momenti, restare calmi, seguire le regole e collaborare con l’equipaggio è fondamentale".

Sogni o obiettivi professionali da realizzare?

"Il futuro della mia carriera lo vedo come un viaggio ancora in corso, con tante mete da raggiungere e nuove esperienze da vivere. Non si smette mai di crescere e volare mi ha insegnato che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare".

Ermanno Pasolini