Esplosione al kebab: si stringe il cerchio L’attentatore aveva già colpito in passato

Prosegue la caccia all’uomo che domenica sera ha lanciato una molotov nel locale di via Benedetto Croce pieno di clienti. Secondo gli inquirenti non avrebbe agito per vendetta. Le telecamere della zona erano fuori uso a causa del maltempo

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di Annamaria Senni

Le forze dell’ordine sono sulle tracce dell’uomo che domenica sera è entrato in un ristorante cesenate, munito di una bomba molotov e l’ha lanciata tra i clienti provocando il panico generale e causando un incendio. Alle 22 si ode il boato, quell’esplosione all’interno del locale di pizza e kebab ‘Mash Allah’ in via Benedetto Croce. Una specie di bomba, seppur rudimentale ha spazzato via il bancone del locale, ha distrutto i frigoriferi all’interno e altri elettrodomestici, e ha provocato danni consistenti. Tutto è rimasto annerito dal fumo generato dall’esplosione. Mentre nel locale numerose persone stavano cenando in una domenica sera che sembrava tranquilla, l’uomo è entrato reggendo tra le mani un contenitore molto simile a una bottiglia, con all’estremità uno straccio imbevuto di materiale infiammabile. Si è avvicinato alla cassa per fare un ordine e inaspettatamente ha lanciato la molotov ed è scappato, lasciando come unica traccia una ‘tanichetta’ di benzina al di fuori del locale.

Ma chi è l’autore di quel folle gesto? Ieri, a due giorni di distanza le certezze erano sempre di più: l’autore materiale di quel fatto di reato non avrebbe agito per vendetta. Sembrerebbe essere l’ennesimo gesto di uno squilibrato che ha agito senza una ragione specifica, senza un reale motivo. Le indagini della polizia giudiziaria proseguono senza sosta, e si restringe sempre di più il cerchio. Impossibile infatti pensare (come si era ipotizzato in un primo momento) che quel gesto assurdo possa essere stata una ritorsione a seguito di un alterco. Il titolare del Kebab, un pakistano da tempo in città, non ha mai avuto problemi con clienti o vicinato. "E’ un uomo pacifico - raccontano i vicini – e anche il suo locale è un posto tranquillo. Mai si è assistito a scene di violenza all’interno". Il cerchio delle indagini intanto si stringe e la polizia giudiziaria è sulle tracce di uomo che non abita in zona e che avrebbe già compiuto episodi simili in passato, fuori dalla nostra provincia. Si vuole evitare che fatti simili, che mettano in pericolo l’incolumità delle persone, possano ripetersi. Domenica sera, grazie al tempestivo intervento di due squadre dei Vigili del Fuco di Forlì-Cesena che hanno domato l’incendio, si è evitato il peggio, e nessuno è rimasto ferito tra le fiamme.

C’è stato solo tanto spavento da parte dei dipendenti e dei clienti che si sono riversati subito in strada. L’attentatore si è dileguato in fretta, col volto coperto dalla mascherina. All’esterno del locale vi sono le telecamere montate dal Comune, da cui si sperava di poter ricostruire l’attentato. Ma purtroppo domenica sera, a causa del maltempo, le telecamere non hanno funzionato. Nessuno ha potuto distinguere chiaramente in volto quell’individuo. Qualcuno si ricorda l’altezza, la stazza, ma niente di più. Quello che sembrava un cliente come tanti altri sembra essere in realtà una persona che per motivi inspiegabili, ha già commesso fatti simili in precedenza. Ora è caccia all’uomo.