Finisce la fuga dei rapinatori seriali

Due ventenni scappati all’estero dopo otto colpi messi a segno un anno fa a Cesena, sono ora detenuti in carcere a Torino e Forlì

Migration

di Annamaria Senni

Una fuga che si è conclusa con il carcere per due rapinatori seriali accusati di ben otto rapine commesse a Cesena un anno fa. I due uomini, due marocchini ventenni, hanno messo a segno i loro colpi a giugno dello scorso anno nella zona della stazione e dei giardini di Serravalle. Era la sera del 4 giugno. Ancora vigeva il coprifuoco e da poco si era tornati ad uscire di casa dopo il periodo di lockdown. Quella sera furono numerose le vittime e i testimoni che denunciarono una raffica di rapine subite con le identiche violente modalità. Le vittime venivano colte di sorpresa (chi usciva da un locale dopo una serata spensierata, chi era uscito per una passeggiata col cagnolino), i delinquenti li avvicinavano con una scusa e puntavano loro un coltello alla gola. Poi, sotto la minaccia di quell’arma, strappavano catenine, si facevano consegnare soldi, orologi, gioielli e qualsiasi altro oggetto di valore.

I due malviventi sono stati individuati poco dopo dagli investigatori del Commissariato di Cesena e dalla Squadra Mobile della Questura. Le descrizioni delle persone rapinate, dei testimoni, e le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno permesso di dare un nome e un volto ai due delinquenti, due marocchini con regolare permesso di soggiorno e con alle spalle diversi precedenti per reati contro il patrimonio. Ma dei due non vi era più nessuna traccia: erano fuggiti all’estero e poi finiti uno in Francia e l’altro in Olanda. Nel frattempo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Forlì, su richiesta della procura, ha emesso un’ordinanza di custodia cutelare in carcere. Durante le indagini sono state raccolte prove che inchiodavano i malviventi. I due sono stati ripresi dalle telecamere, a volto parzialmente coperto, mentre si cambiavano gli abiti tra una rapina e l’altra per essere meno riconoscibili. Sempre le telecamere hanno ripreso i due rapinatori mentre fuggivano in Francia il 5 giugno, e cioé il giorno dopo le rapine commesse. In Francia hanno goduto della complicità e dell’appoggio di alcune persone del posto. Fin da subito sono state attivate le ricerche in ambito internazionale, che hanno permesso il 13 agosto dello scorso anno di arrestare a Modane, in Francia, uno dei due uomini e di riammetterlo in Italia tramite gli accordi di ’Chambery’. Da allora si trova detenuto in carcere a Torino. Ma all’appello mancava il complice, che nel frattempo ha trovato riparo in Olanda, dove ha tentato inutilmente di presentare una richiesta di protezione internazionale, poi respinta.

Dopo un anno dall’accaduto, non avendo forse un posto dove stare, ha deciso di costituirsi spontaneamente alla giustizia. Non è mai troppo tardi per pentirsi dei propri peccati. Lunedì scorso, alla sera, si è presentato alla caserma dei Carabinieri di Forlì e dopo le operazioni di identificazione, è stato condotto in carcere dai militari. Lì si trova tuttora.