
Pecore al pascolo dell’allevamento colpito dal virus della lingua blu
E’ arrivato il virus della lingua blu che uccide le pecore. A denunciare l’emergenza, un allevamento di ovini a Sogliano. Il virus della lingua blu è noto anche come febbre catarrale degli ovini o Bluetongue. E’ una malattia virale che colpisce i ruminanti, in particolare ovini e bovini. La malattia è trasmessa da insetti vettori, in particolare moscerini del genere Culicoides, e fortunatamente non è contagiosa per l’uomo. Si tratta dell’azienda agricola Pisano Rosangela condotta dai coniugi Rosangela e Samuele e si trova a Montegelli, frazione di Sogliano.
Quanti ovini avete perso? "Abbiamo avuto già la perdita di numerosi capi di ovini, fino a ora circa una ventina e siamo in attesa di avere il sierotipo per poter far partire le vaccinazioni sperando che non sia troppo tardi".
Quanti ovini avete? "Le pecore che abbiamo sono circa 200 e per adesso decedute una ventina però andiamo avanti giorno per giorno perchè purtroppo si stanno ammalando in continuazione. Siamo in una situazione di emergenza".
Come vi siete accorti che si tratta del virus della lingua blu? "Samuele è nato praticamente facendo l’allevatore e le pecore le conosce ormai a occhi chiusi. Lui capisce subito se sta male una sua pecora. Appena si è accorto dei sintomi, ha chiamato immediatamente il nostro veterinario che ha diagnosticato il virus. Per avere conferma poi abbiamo fatto intervenire il veterinario dell’Asl del nostro distretto".
Il danno subito fino a ora? "E’ difficile da quantificare. Per mio marito vedersi morire le pecore sotto gli occhi è un grosso dolore in quanto è una grande e dura fatica curare e seguire gli animali e in un attimo vederseli morire così non è bello anche perchè a noi ci danno da vivere e ci permettono di dare da mangiare ai nostri figli".
E’ stata colpita solo la vostra azienda? "No. Mi sono arrivate segnalazioni che non siamo l’unica azienda a essere colpita dal virus ma ce ne sarebbero altre nella provincia di Forlì-Cesena".
Avete chiesto aiuti a qualche ente? "Speriamo che la regione ci aiuti con qualche contributo per la perdita degli animali. Sono tantissimi anni che mio marito lavora in questo ambito e una situazione del genere non ci era mai capitata. Bisogna immaginare uno che è nato con gli animali, che mette passione nel suo lavoro e tanto cuore, come può sentirsi in questo momento".
E la vostra associazione? "Abbiamo fatto presente all’associazione allevatori come comportarsi per potere avere qualche risarcimento perche per noi è una grossa perdita anche perchè questo virus ha contribuito a diminuire la produzione del latte delle pecore. Speriamo che la regione si mobiliti per accelerare i tempi e sapere il sierotipo per far partire il vaccino e ci faccia avere dei contributi per la perdita che stiamo subendo giorno per giorno".
Ermanno Pasolini