LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Con le mani nel sacco (della spazzatura): in viaggio con gli agenti a caccia dei ‘furbetti’ dei rifiuti

Un giorno con il nucleo della Polizia Locale che batte il territorio per trovare discariche abusive nascoste tra la vegetazione e sanzionare chi getta i rifiuti in maniera non corretta

Un'auto abbandonata trasformata in cassonetto dei rifiuti

Un'auto abbandonata trasformata in cassonetto dei rifiuti

Cesena, 17 gennaio 2024 – Auto abbandonate trasformate in cassonetti dei rifiuti abusivi, grossi sacchi neri scaricati in mezzo alla vegetazione vicino al fiume e ricolmi di vettovaglie, vasi, caschi da moto e giocattoli in plastica, o cartoni depositati bellamente fuori dai contenitori ad essi dedicati.

Ma anche tanti incontri coi cesenati, dialoghi, raccolte di segnalazioni, confronti e individuazione di soluzioni. Il tutto unito a un meticoloso lavoro d’ufficio unito a un costante percorso di aggiornamento professionale. Abbiamo trascorso un giorno insieme agli operatori del nucleo ‘economia’ della polizia locale di Cesena diretto dal comandante Andrea Piselli e composto da una dozzina di donne e uomini immersi in un mondo che dall’esterno nemmeno si immagina e che dall’interno si frequenta giorno dopo giorno, con la forte determinazione a migliorare le cose.

Si parte dal comando in via Dell’Amore, con una lunga lista di segnalazioni e soprattutto con gli occhi aperti su ogni possibile situazione critica. La prima è in via Roversano, tra gli alberi che avvolgono il fiume Savio. E’ un’area naturale che dovrebbe essere il più incontaminata possibile. E che invece non lo è. La pattuglia sa dove e come muoversi, le aree fuori dal centro abitato sono le più monitorate, perché in quelle zone in tanti si sentono al sicuro da occhi indiscreti, pensando di potersi sbarazzare di ciò che non serve più restando impuniti.

Spesso sbagliano, sottovalutando un rischio che non è solo di natura pecuniaria (si parte da 104 euro e si sale velocemente anche oltre il migliaio) ma anche penale, in seguito a una modifica delle norme che ora riguardano anche i privati e non più solo le aziende. Gli agenti scattano foto, annotano e spulciano.

Viene inviata la segnalazione a Hera che passerà a ripulire l’area e vengono cercati riscontri che possano portare a individuare i responsabili. Impossibile? Niente affatto, perché i modi per risalire a nomi e indirizzi ci sono. Compresi quelli più eclatanti: chi ha abbandonato il pacco di un corriere in strada, con l’indirizzo del destinatario in bella mostra, probabilmente non tarderà molto a ricevere una sgradita sorpresa.

Ad aiutare l’uomo c’è poi la tecnologia, come quella garantita dalle fototrappole in grado di immortalare chi si libera in maniera non consona dei propri rifiuti. Ci sono molti modi per farlo, alcuni apparentemente surreali. Eccoci sulla via Romea, dove in un parcheggio sosta da tempo un’auto abbandonata. Al suo interno prolifera una discarica abusiva di qualsiasi cosa ammassata in qualsiasi modo.

«Nel corso del 2023 – riepiloga il comandante Andrea Piselli - abbiamo comminato oltre 200 verbali in materia di rifiuti, con l’aggiunta di sei specificamente legati all’eliminazione di ruderi e altrettanti legati a procedimenti penali. E’ fondamentale con Hera e le guardie ecologiche volontarie, così come è decisiva la perseveranza che mettono in campo ogni giorno i nostri operatori di polizia locale, occupandosi con grande abnegazione di una materia complessa, ma di crescente importanza. Il lato positivo è che il quadro sta migliorando e la sensibilità ambientale aumenta. Ma non si può sottovalutare nulla, perché abbassare l’attenzione significa prestare il fianco alle recidive. Non vogliamo e non possiamo permettercelo".