MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Grandine, studio sulla nuova copertura per i ciliegi che difende anche dagli insetti alieni

Il progetto ‘Smile’ avviato da Ri.Nova è un sistema di copertura dei frutteti per difendersi da pioggia, grandine e agenti patogeni. Con meno chimica

Grandine, pioggia eccessiva e insetti alieni: la nuova copertura aiuterà la coltura delle ciliegie (foto di repertorio)

Una coltura di ciliegie (repertorio)

Cesena, 9 giugno 2024 – Come sarà la ciliegia del futuro? Più resistente agli eventi atmosferici avversi e agli agenti patogeni (come la temuta drosofila), ma senza l’apporto di sostanze chimiche potenzialmente nocive per la salute umana.

È l’obiettivo che si prefigge ‘Smile’ (‘sorridi’), progetto avviato da Ri.nova, ente di ricerca cesenate, in collaborazione con l’università di Bologna e il Consorzio della ciliegia di Vignola. La ricerca punta a ‘far sorridere’ l’intero settore della cerasicoltura proponendo un nuovo scudo ‘green’, che consiste in un complesso sistema di copertura dei frutteti ‘a monoblocco’.

“Gli eventi climatici delle ultime settimane rendono ancor più evidente come la protezione da pioggia e grandine sia ora un fattore cruciale per ottenere produzioni di qualità, capaci di soddisfare il consumatore e assicurare un reddito al frutticoltore - spiega Daniele Missere, responsabile di progetto per Ri.Nova -. A ciò si aggiunge che gran parte degli areali in cui si coltivano ciliegie è sotto la costante minaccia di insetti alieni, come la drosophila e la cimice asiatica, difficili da controllare e dannosi per le piante. I sistemi di difesa studiati dal progetto ‘Smile’ sono una soluzione efficace e all’avanguardia per garantire produzioni ecosostenibili e di alta qualità”.

Obiettivo di tagliare almeno del 50% i trattamenti fitosanitari, a favore di un contenimento meccanico di insetti e uccelli: “La copertura totale dell’appezzamento impedisce infatti a queste specie l’accesso al ceraseto”. Il sistema a monoblocco è articolato in due tipi di impianti polifunzionali: il primo prevede una copertura antipioggia a doppio strato, completata da una rete anti-drosofila; il secondo è realizzato con quattro tipi di copertura differenti. Entrambi proteggono foglie e frutti da pioggia eccessiva, grandine e insetti. In virtù dell’effetto ombreggiante che generano, modificano sia la temperatura che la luminosità del frutteto, favorendo un risparmio d’acqua pari al 30%.

“I test che svolgeremo, da qui a fine luglio, ci consentiranno di valutare i benefici apportati da questi sistemi anche in termini di sostenibilità economica e ambientale - conclude Missere -. Per le aziende agricole il vantaggio sarà assicurato dalla possibilità di ottenere produzioni di alta qualità anche in annate ‘sfortunate’, caratterizzate da piogge frequenti e abbondanti a ridosso della raccolta, o da emergenze fitosanitarie difficilmente contrastabili”.