REDAZIONE CESENA

"Insulti e polemiche, elettorato spaccato"

Sara Alessandrini, filmmaker cesenate a Los Angeles, analizza le elezioni USA: incertezza, divisioni e impatto sul futuro del Paese.

Sara Alessandrini, filmmaker cesenate a Los Angeles, analizza le elezioni USA: incertezza, divisioni e impatto sul futuro del Paese.

Sara Alessandrini, filmmaker cesenate a Los Angeles, analizza le elezioni USA: incertezza, divisioni e impatto sul futuro del Paese.

Sara Alessandrini, 35enne cesenate, filmmaker, residente a Los Angeles dal 2015: chi vincerà le elezioni?

"Qui la vittoria di Kamala Harris è scontata: la California è una storica roccaforte democratica. Ma gli Stati Uniti non sono solo la California, anzi: altrove l’esito è tutt’altro che scontato".

Che atmosfera si respira in queste ultime ore di campagna elettorale? Più di 63 milioni di persone hanno già votato, i sondaggi negli Stati chiave parlano – per ora - di sostanziale parità.

"L’opinione pubblica è spaccata, anche per effetto di una campagna elettorale in cui sono volati di continuo insulti e polemiche. La mia impressione è che proprio questi scambi reciproci di offese abbiano finito per offuscare i temi realmente importanti, dalla povertà alle dipendenze, dalla mancanza di opportunità lavorative alla crisi di interi comparti industriali. Per non parlare della guerra in Medio Oriente. Il malcontento, che accomuna diverse categorie sociali, condizionerà sicuramente l’esito del voto".

Tra gli argomenti chiave della campagna dei due candidati ci sono l’immigrazione e l’aborto.

"Sono due argomenti su cui il presidente uscente Biden, durante il suo incarico, non ha mai preso una posizione chiara: ciò ha spinto gli Stati a regolare autonomamente quelle che sono, per definizione, materie ‘federali’, ovvero da gestire a livello centrale. Il che ha contribuito a esacerbare le divisioni nell’opinione pubblica: sia nella parte repubblicana che in quella democratica si sono aperti fronti molto radicali, mancano del tutto le posizioni moderate".

Di certo, il 6 novembre ci sveglieremo in un mondo diverso.

"Vuole la verità? Anche se vincesse Trump, le cose non cambierebbero più di tanto. Ci siamo già passati (ride, ndr). Molti miei amici, in queste ore, si dicono pronti a lasciare il Paese se la vittoria andasse ai repubblicani. La mia opinione è che, chiunque vincerà, sarà comunque ‘controllato’ e dovrà cedere a vari compromessi, sia in politica interna che nelle questioni internazionali".

Maddalena De Franchis