
di Paolo Morelli
La prestigiosa rivista americana Forbes all’inizio del 2022 lo ha consacrato nell’Olimpo dei più ricchi d’Italia, anzi del mondo, quelli che hanno un patrimonio personale superiore a un miliardo di dollari, per la precisione 1,4 miliardi secondo la stima della redazione economica di Forbes che lo colloca nella posizione numero 2076 della classifica mondiale, 42ª di quella italiana, appaiato a Diego Della Valle e subito sotto Massimo Moratti.
Forse non lo avrebbe immaginato nel 1983, quando aveva 22 anni e fondò Technogym realizzando le prime due macchine per fare esercizio fisico (destinate alla palestra che frequentava nei pressi della stazione ferroviaria) nel garage della casa dove viveva con i genitori e il fratello Pierluigi a Calisese, frazione di Cesena. Allora lavorava alla Roda, azienda che costruiva macchine per il confezionamento della frutta, dove era stato assunto subito dopo aver conseguito il diploma di perito industriale a Forlì. Di giorno Nerio Alessandri lavorava in azienda, la sera e nei fine settimana nel garage di Calisese dove ora porta visitatori e dipendenti. Per l’università non c’era tempo, ma la laurea è arrivata lo stesso, anzi ne sono arrivate due, honoris causa, dall’Universita di Urbino in Scienze motorie nel 2004 e dall’Alma Mater di Bologna l’anno dopo in Ingegneria Biomedica.
Intanto l’azienda aveva trovato sede a Gambettola, ma cresceva a un ritmo così rapido da aver bisogno di nuovi spazi in continuazione, fino alla nascita dell’avveniristico Technogym Village, progettato dagli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel, inaugurato nel 2012 dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dall’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.
Nerio Alessandri ormai è un cittadino del mondo, quando è a Cesena vive nella villa di Celincordia e non è facile incontrarlo in città. Quest’estate lo si è visto una sera all’Ippodromo del Savio insieme all’amico di origini cesenati Eduardo Teodorani Fabbri, vice presidente senior di Cnh (macchine per l’agricoltura e le costruzioni) che ha recentemente acquisito la Sampierana, importante azienda della Valle del Savio, e membro dei consigli di amministrazione di Maserati, Iveco, Aon e Hippogroup Cesenate.
Intanto la Technogym continua a crescere e a produrre utili che Nerio Alessandri, presidente e azionista di riferimento, reinveste con profitto spesso in settori affini al wellness, neologismo coniato da Alessandri che lo ha reso di uso comune in tutto il mondo. Ecco allora, tra il 2004 e il 2016, le partecipazioni in Enervit, società operante nel settore dell’alimentazione sportiva, in Starpool (progettazione e realizzazione di centri benessere), ed Exrp (software gestionali per i fitness club).
Intanto la personalità di Nerio Alessandri cresce di spessore, viene invitato a intervenire nei più esclusivi incontri socioeconomici, dal Forum Ambrosetti al World Economic Forum dove tesse rapporti con altri imprenditori di successo, rapporti che si traducono in relazioni umane e d’affari. La Wellness Holding, cassaforte di Alessandri, entra così con quote significative, anche quando sono relativamente piccole, in Datrix (elaborazione dati attraverso l’intelligenza artificiale), Bending Spoons (sviluppo di applicazioni per la telefonia mobile) e Hippocrates (farmacie e medicale).
L’ultima mossa, di poche settimane fa, riguarda The Longevity Suite, catena che ha 26 centri anti-età in Italia e punta a una consistente espansione in Europa: Nerio Alessandri ha partecipato a un consistente aumento di capitale ed è entrato nel comitato di indirizzo per lo sviluppo strategico con l’obiettivo di dare vita a una piattaforma digitale con contenuti di wellness, nutrizione, benessere mentale e longevità. E c’è da scommettere che non è finita qui.