ELIDE GIORDANI
Cronaca

Maratona di espianti al Bufalini. Tre prelievi in quattro giorni: trapianti salvavita per 9 pazienti

Coinvolte decine di persone tra medici specialisti, chirurghi, anestesisti rianimatori e personale tecnico infermieristico di terapia intensiva e di sala operatoria .

Alcune delle professioniste dell’equipe che ha partecipati ai prelievi

Alcune delle professioniste dell’equipe che ha partecipati ai prelievi

La medicina dei trapianti ha ormai una lunga storia, ma continua a sorprendere la capacità della chirurgia di operare su numeri inimmaginabili, soprattutto se rapportati a non più di 58 anni fa quando destò meraviglia nel mondo il primo trapianto di cuore. Speranza e soddisfazione, dunque, all’ospedale Bufalini di Cesena dove in quattro giorni sono stati effettuati tre prelievi multi organi (da altrettanti pazienti deceduti nell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione) che hanno permesso a 9 persone in lista di ricevere un trapianto salvavita. Gli organi - 2 cuori, 3 fegati, 6 reni, 6 cornee, segmenti vascolari, valvole cardiache e lembi di cute - hanno preso la via di altri ospedali (destinazioni ignote per rispetto delle privacy di chi attende l’organo) dove erano in attesa le nove persone già dichiarate idonee all’operazione. E prima di tutto va un pensiero grato a chi generosamente ha deciso che il proprio corpo potesse essere, alla fine della vita, un’opportunità di sopravvivenza per altri esseri umani.

Le operazioni, coadiuvate dal Centro Regionale Trapianti, in collaborazione con il Coordinamento Ospedaliero Procurement di Cesena il cui responsabile è la dottoressa Alessandra Venditto, hanno visto il coinvolgimento di decine di professionisti tra medici specialisti, chirurghi, anestesisti rianimatori e personale tecnico infermieristico di terapia intensiva e di sala operatoria che, con un grande lavoro di squadra, hanno portato a termine in rapida sequenza tutti gli interventi. Si può realisticamente immaginare un alveare di grandi competenze - di cui tiene le fila il professor Vanni Agnoletti direttore dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Bufalini di Cesena e responsabile del programma aziendale Siat Sistema integrato per l’Assistenza al Trauma - che lavora con estremo impegno fino alla conclusione del percorso. Ed è proprio il percorso, oltreché l’obiettivo, che desta meraviglia.

"Il nostro compito - spiega il professor Agnoletti - è quello di rendere il donatore idoneo alla donazione, ossia far sì che gli organi, pur in costanza di fine vita, possano essere riutilizzati per qualcun altro. Verifichiamo dunque che abbia lasciato espressa la volontà per la donazione e, se non sussiste, contattiamo i familiari. In caso affermativo completiamo la diagnostica, supportiamo gli organi vitali perché restino reimpiantabili e ci mettiamo in collegamento con il centro trapianti. L’interesse può arrivare dalla regione ma anche da tutta Italia in caso di necessità urgenti. Da lì partono le equipe che verranno ad espiantare. Se vengono da lontano tutto il processo può durare fino a 12 ore. Prelevano l’organo, lo pongono in speciali contenitori ad una temperatura adeguata, lo portano nella struttura dove è in attesa il paziente e l’equipe che lo trapianterà". "Può capitare - spiega il professor Agnoletti - che si alternino ravvicinate anche tre equipe: chi preleva il cuore, chi i reni, chi il polmone. Il processo successivo sarà quello di ricondizionarli, e non tutti vanno a buon fine". Nel 2024 all’ospedale Bufalini, che è sede del Trauma Center dell’Ausl Romagna, sono stati effettuati 73 prelievi di organi, un dato in aumento rispetto al 2023 dove gli organi prelevati erano stati 62.