"Non si può morire sotto un trattore nel 2022"

Venerdì mattina nella frazione di Casale del quartiere Rubicone di Cesena è deceduto un agricoltore di 58 anni, Pier Giorgio Mazzoni, schiacciato dal ribaltamento del suo trattore che stava guidando in un terreno in forte pendenza. Circa due mesi fa analoga tragedia nei campi agricoli: a morire, sempre con un mezzo agricolo, era Luigi Foschi, contoterzista agricolo di Cannucceto di Cesenatico. L’ultimo tragico evento di Casale ha alcune peculiarità. Il contesto è quello che si definisce ’lavoro isolato’, ovvero lavorare in solitudine con relative difficoltà anche di lanciare allarmi e chiedere soccorso. I lavoratori agricoli sono stati lasciati soli ad affrontare i problemi di sicurezza, messi in difficoltà anche da questioni economiche; da decenni abbiamo richiamato sindaci ed enti locali a farsi parte attiva adottando una strategia di prevenzione; come indagini territoriali sui mezzi agricoli insicuri per individuare le aree necessarie di bonifica antinfortunistica; ci voleva e ci vuole tuttora veramente ’poco’: attivando le associazioni di categoria, i cittadini, le organizzazioni sindacali; nei comuni ad economia agricola come il nostro si potrebbe, e dovrebbe, convocare un’ ’istruttoria pubblica’ per decidere con urgenza le strategie e i finanziamenti necessari. È assurdo che nell’epoca della cosiddetta intelligenza artificiale si muoia per il ribaltamento di un mezzo agricolo non cabinato.

Davide Fabbri

Vito Totire