RAFFAELLA CANDOLI
Cronaca

Pasquaroli ‘espulsi’ dal Montefiore: "Mancavano le autorizzazioni"

Il direttore del centro commerciale Luca Pancaldi: "Sono molto dispiaciuto, non è vero che non sono graditi"

Il direttore del centro commerciale Luca Pancaldi: "Sono molto dispiaciuto, non è vero che non sono graditi"

Il direttore del centro commerciale Luca Pancaldi: "Sono molto dispiaciuto, non è vero che non sono graditi"

Ha suscitato vivaci reazioni e un comprensibile sconcerto il fatto che abbiamo riportato ieri, dell’allontanamento dei Pasquarul d’la Piopa dal Centro commerciale Montefiore, mentre il gruppo si stava esibendo. La compagine di 16 elementi, munita di strumenti musicali, e con indosso i tradizionali cappelli a larghe falde e capparella (l’ampia mantella a ruota), trovandosi una mezzora libera dal ricco carnet che anche quest’anno li ha richiesti in vari quartieri per celebrare, alla maniera romagnola, la "buona Pasqua-Epifania", aveva pensato di regalare qualche momento di divertimento e di sana tradizione romagnola ai clienti del Centro. Tuttavia, dopo un paio di zirudele, un addetto alla sicurezza, inviato dalla direzione, li aveva fatti accomodare fuori, tra le proteste dei presenti.

"Siamo molto dispiaciuti di quanto è successo – ci dice il responsabile del Centro Commerciale Luca Pancaldi –, non è vero che i Pasquaroli non sono graditi e, anzi, auspico che l’accaduto non infici i buoni rapporti che abbiamo sempre intrattenuto proprio con i Pasquaroli della Pioppa". Ma, c’è un ma grande come una casa, e si fa presto a pensare che sia semplice invitare una compagine che perpetua gli antichi riti beneauguranti per un prospero anno nuovo: "è necessario organizzarzi almeno 15 giorni prima – spiega Pancaldi -, vanno chiesti i permessi al Comune indicando la planimetria del luogo ad uso pubblico, specificando i sistemi di sicurezza, le vie di fuga. Insomma, a farla breve, vengono incaricati un ingegnere e una società di marketing e triplicata la sorveglianza per scongiurare incidenti".

"I Pasquarul d’la Piopa – prosegue nella spiegazione Pancaldi -, su due piedi avevano chiesto il permesso al direttore del supermercato Conad che li aveva fatti posizionare davanti al grande babbo Natale installato nella piazza del Centro commerciale, ma un consenso orale non è sufficiente, e neppure basta quello del supermercato. Dunque, non per mancato gradimento da parte della direzione come si era diffusa la voce, ma proprio a tutela di ogni avventore, abbiamo dovuto chiedere ai cantori di uscire".

Luca Pancaldi ricorda peraltro di essere stato il primo direttore del Centro commerciale Montefiore e dal 2007 e per almeno una decina d’anni proprio i pasquaroli della Pioppa erano stati ospiti fissi nella vigilia dell’Epifania. "Io sono di Modena – continua Pancaldi – e ho scoperto proprio a Cesena questa simpatica tradizione, anzi, per anni ho creduto che quelli di Pioppa fossero gli unici pasquaroli esistenti e per me rivestiva anche un fatto scaramantico continuare a garantire la loro allegra presenza". Poi, una serie di circostanze e anche di impegni dei Pasquaroli stessi non avevano consentito di proseguire la simpatica abitudine, ma non sono mai stati sostituiti da altri gruppi simili.

Insomma, pace fatta? E, vogliamo farci mancare un bel po’ di burocrazia (necessaria), anche per un rito che ha tanti secoli sulle spalle? In fondo, proprio una canta tipica dei pasquaroli riscritta da Giovanni Montalti detto Bruchin dice: "Riveriamo loro signori, domandiamo la licenza per suonare, per cantare, per istare in allegria. Non vogliamo disturbare siam venuti per cantare, dopo il canto andiamo via. Viva Pasqua Epifania!"