
Saldi Estivi, Confesercenti Ravenna-Cesena denuncia difficoltà dei consumi
Il primo bilancio dei saldi estivi, dopo una settimana di shopping, denota, secondo Confesercenti, il difficile momento dei consumi, a cui si sommano le difficoltà del territorio cesenate del post-alluvione, oltre a un’estate che ha faticato ad arrivare. Il centro studi Confesercenti Ravenna-Cesena ha svolto il sondaggio presso gli associati. Dalle risposte fornite dalle imprese si evince che anche il periodo dei saldi, pur costituendo un momento importante sia per le imprese che per i consumatori, non costituisce un momento di ripresa ed infatti il 43% indica una diminuzione delle vendite in questo periodo rispetto all’anno scorso ed anche l’importo dello scontrino medio risulta essere diminuito rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per il 53% degli intervistati.
Per il 58% dei soci Confesercenti intervistati dopo questa prima settimana, l’attuale normativa e il periodo in cui vengono svolti i saldi creano molta insoddisfazione, mentre solo il 21% si dichiara soddisfatto dell’attuale stato dello svolgimento dei saldi, dato che deve far riflettere su tempi e modalità. Un campione del 22% riconosce nel momento difficile della regione Emilia-Romagna post alluvione una delle cause principali delle difficoltà riscontratasi in questa prima settimana. Ma in generale, sull’andamento dei saldi di questi primi giorni, la maggioranza si esprime in maniera positiva con giudizi tra l’ottimo e il sufficiente, mentre un 43% dichiara un andamento insufficiente, fra questi solo il 17% del campione vorrebbe eliminare i saldi ritenendo uno strumento obsoleto mentre un 28% ritiene che i saldi sarebbero più efficaci se venissero spostati più avanti nel tempo.
Per il presidente di Confesercenti Cesena, Cesare Soldati, "quello dei saldi, sia invernali che estivi, rimane pur sempre un momento fondamentale per le imprese del territorio. Siamo fiduciosi nell’ incremento delle vendite legate ai saldi e su un aumento del trend generale di vendita per i prossimi mesi”.
Annamaria Senni