ELIDE GIORDANI
Cronaca

Verghereto in controtendenza, raddoppiano i nuovi nati. Sono tredici nel 2023

Il dato sorprendente in uno dei comuni con meno abitanti dell’alta Valle del Savio. Nel 2020 quattro nascite, poi il balzo a sette registrato nel 2021 e nel 2022

L’anno di maggiore intensità abitativa a Verghereto fu il 1931, con poco più di 4 mila abitanti. L’emorragia più dolorosa (-11,9%) si registrò invece nel 2002

L’anno di maggiore intensità abitativa a Verghereto fu il 1931, con poco più di 4 mila abitanti. L’emorragia più dolorosa (-11,9%) si registrò invece nel 2002

Cesena, 22 gennaio 2024 – Siamo precipitati nella stretta più gelida dell’inverno della nascite, si dice guardando alle culle sconsolatamente vuote che mandano in tilt il sistema del welfare e minano l’impianto economico. Di lì a immaginare un paese di montagna immerso nella neve e nel freddo, che non riesce a trattenere i suoi abitanti, ci manca poco. E invece ecco il colpo di reni dove meno te lo aspetteresti. Verghereto, uno dei paesi con meno abitanti dell’alta Valle del Savio (una comunità rarefatta di appena 1.700 anime), ha smentito nell’anno che si è appena concluso, qualunque gelido pronostico: le nascite sono raddoppiate. Certo parliamo di numeri a cui bastono poco più delle dita di due mani, ma il dato è significativo.

Nel 2020 solo quattro bimbi erano andati ad arricchire la popolazione residente, peraltro sempre in saldo negativo a causa delle morti che superano sempre le nascite, nel 2021 un balzo: 7 nuovi nati, così come nel 2022. Ed ecco il miracolo: nel 2023 ben 13 piccoli sono andati ad occupare e le culle nel più alto paese del Cesenate. Abbastanza per rimettere al centro la disamina di ciò che stimola e ciò che congela il desiderio di fare figli.

A Verghereto ci sono poche, ma tenaci, attività produttive, i collegamenti sono complicati (basti pensare alla via crucis rappresentata dalle E45 sempre tormentata da cantieri), spariscono i bancomat, di bar ce n’è giusto uno benché in posizione strategica, la neve è un appuntamento fisso a quelle altitudini e quando nevica anche i canali della tv vanno in letargo. A questo punto si fa strada un’equazione maliziosa, peraltro tutta da dimostrare: poche distrazioni uguale più nascite. Tra le facezie che girano sul web ce n’è una che va ironicamente in quella direzione: "Come passavano le serate i tuoi genitori quando non c’era la tv". L’interlocutore, con aria sconcertata, risponde: "Non saprei… L’ho chiesto anche ai miei 24 fratelli ma neppure loro ne hanno un’idea".

Fuori dalle boutade, di certo un figlio, nella nostra società incastrata negli impegni, è un progetto consapevole, non un evento voluto dal cielo e a Verghereto potrebbe essere l’aria pura e la vita che scorre serena a dare corpo alla scommessa sul futuro. Peraltro non si registra altrettanta vitalità negli altri paesi della Valsavio e benché a Verghereto l’andamento demografico abbia il profilo della sue montagne, con una salita, un picco, ed una scivolata verso il piano, si può sperare che vi sia davvero un cambio di tendenza.

L’anno di maggiore intensità abitativa è stato il 1931, con poco più di 4 mila abitanti. La discesa è iniziata nel 1951, non solo a causa della mancanza di nuovi nati ma per le sirene rappresentate dalle fabbriche della pianura che hanno assorbito tanti "montanari" scesi a valle alla ricerca di una nuova qualità di vita. L’emorragia più dolorosa (-11,9%) si è registrata nel 2002, anno in cui i residenti sono arrivati a poco più di 2 mila. Da allora una perdita minima ma costante.