Il secondo allenatore. Ferraresi ritrova il Cavalluccio: "Per me fu un’esperienza unica»

Il legame tra il Pineto e il Cesena si manifesta attraverso il portiere Tonti e il viceallenatore Ferraresi, che hanno avuto esperienze significative con il club romagnolo. Ferraresi ricorda con affetto il suo passato nel Cesena, nonostante la sua carriera lo abbia portato altrove.

Ferraresi ritrova il Cavalluccio: "Per me fu un’esperienza unica"

Ferraresi ritrova il Cavalluccio: "Per me fu un’esperienza unica"

Definirla una succursale del Cavalluccio è sicuramente un’esagerazione, ma non sono pochi i collegamenti fra la squadra abruzzese ed il club romagnolo. A partire dal portiere titolare della squadra di mister Beni, Alessandro Tonti, che non ha mai nascosto di tifare fin da ragazzino per il Cesena, club dove ha militato dal 2011 al 2014 pur con diverse esperienze in prestito. Ma soprattutto c’è Fabio Ferraresi (foto), viceallenatore del Pineto. "Giocavo nel Delfino Fano, una squadra della mia città natale e ‘succursale’ del Cesena, una sorta di società affiliata – racconta –. Gli osservatori bianconeri mi hanno scoperto durante una partita e a 14 anni sono andato via di casa per continuare il mio percorso nelle giovanili del Cesena, che è proseguito fino alla squadra della Primavera. Quell’anno, 1997-1998, ho fatto l’esordio in Coppa Italia con la prima squadra".

Poi le strade di Ferraresi e del Cavalluccio si separano e il tecnico classe 1979: "Mi sarebbe piaciuto esordire in campionato con il Cesena – continua – ma con la sentenza Bosman per tutti i giovani promettenti che non erano sotto contratto c’è stata la concreta possibilità di andare all’estero. Così decisi di affrontare l’avventura nel campionato inglese e andai all’Aston Villa". A Cesena Ferraresi come giocatore o allenatore non è più tornato, ma non l’ha mai dimenticata: "Ho un gruppo Whatsapp con i miei amici della Primavera con cui ci siamo visti anche tre anni fa. Sono in contatto con mister Cuttone, con Campedelli, Biserni, Giorgi, Olivi e Amadori che sono quelli che vivono in città e spero che mi possano venire a salutare domenica alla partita".

s.b.