Bimbo morto in sala parto, svolti i primi accertamenti

Civitanova, eseguito il riscontro diagnostico per chiarire le cause della tragedia L’inchiesta interna all’ospedale: prelevati dei tessuti per ulteriori analisi

L’ingresso dell’ospedale  di Civitanova, dove si è consumata  la tragedia

L’ingresso dell’ospedale di Civitanova, dove si è consumata la tragedia

Civitanova, 15 febbraio 2024 – È stato eseguito ieri mattina, presenti il primario di Anatomia patologica Luca Riccioni e il medico legale dell’Ast Antonio Tombolini, il riscontro diagnostico sul corpo del bambino deceduto pochi minuti dopo la nascita nella sala parto dell’ospedale di Civitanova, nella notte tra domenica e lunedì.

Si tratta di un esame – a volte chiamato autopsia anatomopatologica – che serve fondamentalmente a chiarire la causa della morte o approfondire altre questioni di interesse clinico. Sono anche stati prelevati dei tessuti per ulteriori analisi. Un’indagine voluta dalla stessa Ast, come affermato dal direttore del dipartimento Materno – infantile, Mauro Pelagalli, volta a dissipare ogni possibile dubbio, e anche per estrapolare le condizioni in cui si è verificato il decesso che, magari, potrebbero riproporsi in una successiva gravidanza della donna, una trentaseienne di origini marocchine (che resta ricoverata) unita ad un civitanovese. Nel frattempo il corpicino del piccolo è stato restituito ai familiari.

L’esito del riscontro si conoscerà forse già oggi e comunque nei prossimi giorni. Se non saranno insorti elementi particolari, probabilmente la vicenda si chiuderà qui. Come noto alla 35esima settimana di gravidanza, la donna era stata presa in carico dall’ospedale, come da prassi consolidata.

Al momento del parto il travaglio si è presentato lungo e senza progressioni, tanto da dover procedere con il taglio cesareo. Il cuore del bambino, nato ipotonico – però – si è fermato dopo pochi minuti e sono risultati inutili tutti i tentativi di rianimarlo.

Quella della donna era una gravidanza classificata "a rischio intermedio", e nulla lasciava presagire quanto, purtroppo, è accaduto in sala parto all’ospedale di Civitanova. Il direttore Pelagalli, in ogni caso, ha sottolineato come dalle informazioni acquisite sia stato seguito un percorso coerente con le linee guida in una struttura, quale quella di Civitanova, dotata di personale qualificato e di strumentazione d’avanguardia, dove l’anno scorso sono stati registrati oltre 700 parti. Proprio per questo aveva annunciato un’indagine interna che aiutasse a fare chiarezza sull’accaduto.

f. v.