Truffa sul Superbonus, fatture per lavori inesistenti: maxi sequestro a un imprenditore

Secondo la Guardia di Finanza l'uomo, un inglese, avrebbe emesso fatture nei confronti di ignari detenuti, nullafacenti e percettori del reddito di cittadinanza: così otteneva credito d'imposta. Bloccato oltre un milione di euro

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre un milione di euro

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre un milione di euro

Civitanova Marche (Macerata), 29 marzo 2024 - Truffa sul Superbonus: la Guardia di Finanza ha smascherato un meccanismo ideato da un imprenditore edile, di nazionalità inglese, titolare di una ditta con sede nel maceratese, basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti, riguardanti l’esecuzione di lavori edili mai effettuati e sul successivo utilizzo dei relativi crediti d’imposta indebitamente maturati dalla propria impresa.

Ecco il meccanismo escogitato dall'imprenditore: per documentare la realizzazione dei lavori edili, in realtà mai avvenuti, emetteva fatture nei confronti di persone del tutto inconsapevoli (tra cui detenuti, nullatenenti e percettori del reddito di cittadinanza) e grazie al meccanismo dello sconto in fattura otteneva crediti d'imposta per compensare altri debiti tributari o monetizzarli presso intermediari finanziari o banche ignari della provenienza illecita.

In questo modo era chiaro che i relativi crediti d’imposta fossero falsi. I Finanzieri della compagnia di Civitanova Marche hanno segnalato l’imprenditore alla Procura per reati fiscali e per truffa aggravata finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche. Il giudice per le indagini preliminari, condividendo le ipotesi delineate dalle Fiamme Gialle, ha disposto il sequestro preventivo di oltre un milione di euro, quale profitto dei reati di truffa e di evasione fiscale.

I Finanzieri hanno così sottoposto a sequestro i conti correnti personali intestati all’indagato e i crediti di imposta rinvenuti all’interno del cassetto fiscale dell’imprenditore per un importo pari a duecentomila euro, grazie alla collaborazione con l'Agenzia delle Entrate.