Il tortellino esce dalla cucina e diventa opera d’arte e gioiello. Non solo gadget

Con Tort&Lino il protagonista della bolognesità si trasforma in materia scultorea. Elisabetta Forghieri dello studio Foreli: “Hanno tre diversi formati e sono stati fatti tirandoli proprio come una grande sfoglia di terra e piegati”. E Raspini lo ha introdotto tra i suoi charms d’argento

Tort&Lino di Elisabetta Forghieri

Tort&Lino di Elisabetta Forghieri

Bologna, 28 febbraio 2024 – Il tortellino esce dalla cucina ed entra a far parte non solo della collezione di magneti dei turisti in transito sotto le Due Torri o dei gadget che almeno un bolognese su tre ha stivati in qualche cassetto, ma anche nel vivere quotidiano cercando di imporsi con prepotenza anche tra gli accessori di moda: insomma oltre a trasformarsi in borsa e diventare così oggetto del desiderio per molte donne a la page, il tortellino diventa anche un accessorio prezioso da mettere al collo e portare con sè, perché no, anche in una serata di gala, fino a diventare vera e propria opera d’arte.

E d’altra parte che l’origine del tortellino, uno dei simboli più rappresentativi di Bologna e della bolognesità, si confonda tra storia e leggenda è ormai cosa nota. E che sia di Venere o o della Marchesina (come pensa chi vuole collocare la sua nascita nella zona del modenese) è chiaro ormai a tutti che l’originale forma del tortellino sia dovuta all’ombelico di una donna. 

Tort&Lino: una vera opera d’arte

Tort&Lino è il nome delle vere e proprie opere d’arte proposte dallo studio Foreli in tre differenti formati. Realizzati a mano in gres o porcellana e smaltati con colori ceramici in seconda cottura. “Le cromie vivaci – si legge nel sito dell’artista Elisabetta Forghieri  –  e la grande dimensione ne enfatizzano la forma reale, divenendo altro rispetto alla loro origine ed eletti a ironici oggetti artistici. Unendo la mia passione per l’arte ceramica e la ricerca di nuove forme sono nati i Tort&Lino. Tort quelli  taglia XXL, Lino quelli Small utilizzando la formula delle misure usate nell’abbigliamento”. Ed ecco che il protagonista della cucina emiliana si trasforma in materia scultorea. “Sono fatti infatti tirando a mano una grande sfoglia di terra e poi piegati. La ceramica è molto meno elastica e tollerante della pasta all’uovo ed esige di essere coccolata durante la fase di essicazione per evitare crepe e rotture”.

La Bottega Gollini di Imola propone invece l’opera ‘Tortellini’ di Ermes Ricci, l’artista nato come fotografo professionista nel 1980 ma che ha poi declinato anche rel lavoro artististico di ceramica, pittura e scultura la sua arte vista la sua curiosità e la capacità di rapportarsi ad altri mezzi e materie. Si tratta di un’opera in ceramica Raku dal diametro di 31 centimetri che raffigura un piatto di tortellini appunto. 

Il charm d’argento

Anche Giovanni Raspini ha introdotto, nella sua collezione, tra i suoi inconfondibili charms il tortellino realizzato in argento 925. Da appendere in solitaria oppure che trova spazio nell’icononico bracciale chef: a fargli compagnia in questo questo ci saranno altri 6 charms a tema cucina inserito tra il cappello da cuoco, la torta, la teiera, la farfalla di pasta, la caffettiera il dolce a ciambellone.