Editoriale

La chitarra di Jimmy suona ancora

Bologna, 8 dicembre 2023 – Jimmy Villotti, Marco, amico di una vita: affiorano ricordi, tanti, tantissimi momenti felici, serate meravigliose, si sommano, si sovrappongono, scuotono l'albero degli anni passati, dello scorrere del tempo. Jimmy ci allieterà ancora tutti i giorni con ventiquattr'ore di jazz, ne siamo certi. Jimmy si porta con sé un grandissimo pezzo della nostra amata Bologna, di quello che questa città è stata sul piano musicale.

Leonardo Tucci e Cecilia Rizzi

Risponde Beppe Boni

La chitarra di Jimmy Villotti suona ancora per noi, non smetterà mai. Se n'è andato l'uomo, ma l'artista rimane e colora ancora Bologna, la sua città, con la musica che è stata tutta la sua vita. I grandi non muoiono mai. I nomi che ancora oggi sono la vetrina della Bologna musicale non mancano, da Vasco Rossi, a Gianni Morandi l'intramontabile, a Cesare Cremonini, al maestrone Francesco Guccini, agli Stadio a Fio Zanotti, a Paolo Mengoli che ha appena composto l'inno cittadino "Bologna è casa mia", ad Andrea Mingardi. Ma se riavvolgiamo la memoria e aggiungiamo Jimmy, Lucio Dalla e altri ci accorgiamo che Bologna da sempre è la città della musica, la casa di tanti artisti che sono nati qui o qui hanno scelto di vivere e lavorare. Artisti e personaggi da applauso con bis. Insieme fanno parte di un club che spesso li ha visti uniti. Marco Villotti, per tutti Jimmy, ha visto la luce a Bologna il 7 dicembre 1944 e mentre succhiava il biberon probabilmente pensava già alle note. Da giovanissimo studiò pianoforte e chitarra, perché quella era la sua strada, già scritta, già tracciata nella geografia del destino. I primi successi arrivarono quando nel 1963 entrò a far parte dei mitici Meteors, il gruppo rock nato sotto le Due torri e divenuto la band di supporto di Gianni Morandi. Negli anni ha lavorato con quasi tutti gli artisti del club bolognese, dagli Stadio, a Gianni Morandi a Guccini, che lo definì "un genio, perché è l'unica persona al mondo che riesce ad accavallare le gambe mettendo giù tutti e due i piedi". Poi le infinite collaborazioni con Paolo Conte, Ornella Vanoni, Luca Carboni, Augusto Martelli e altri ancora.Fate attenzione, sale un accordo dalle parti di Piazza maggiore, la chitarra di Jimmy suona ancora.

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