Editoriale

Giro di vite contro chi telefona in auto

Bologna, 20 gennaio 2024 – Mentre a Bologna va in scena l'ossessione del divieto di superare i 30 chilometri all'ora imposto dal Comune, basta frequentare le strade di città e provincia per accorgersi che i veri pericoli sono altri. Viaggiare ai 40 chilometri orari ponendo attenzione alla guida non costituisce un gran pericolo. Ma scatta la multa. Una considerazione che vale per la maggioranza degli automobilisti. I veri pericoli causati dagli indisciplinati del volante sono altri: distrazione alla guida, uso del telefono cellulare in auto tenendolo in mano, guida con tasso alcolemico troppo alto.

Federico Pastorelli

Risponde Beppe Boni

Ormai è abbastanza chiaro. La scelta dei 30 all'ora è un provvedimento forzato che sta creando forte indignazione fra i cittadini con l'aggiunta di enormi disagi collettivi. In qualche area della città è un provvedimento sensato ma averlo applicato in modo trasversale è più una scelta ideologica che altro. Il Comune di Bologna l'ha presa di petto e va avanti: tutti in auto al rallentatore. Anche se la netta sensazione è che questo provvedimento costerà all'attuale giunta comunale in termini di consenso elettorali. Qualche incrinatura tuttavia nel meccanismo comincia a intravedere perché il sindaco Matteo Lepore ha ammesso che il provvedimento potrebbe subire qualche modifica. Solo promesse? Si vedrà, il braccio di ferro con parte dell'opinione pubblica è in corso. Agli automobilisti sconsiderati per altri motivi ci sta pensando la polizia stradale che ha avviato un piano ad intensità progressiva soprattutto per contrastare l'utilizzo improprio del telefono alla guida. Due giorni fa sono state messe sotto stretta osservazione la tangenziale e le autostrade del nodo bolognese. Risultato: quasi 5.000 euro di sanzioni e 215 punti patente decurtati a 43 automobilisti indisciplinati. C'era chi parlava in viva voce con lo smartphone in una mano, chi abbandonava il volante con entrambe le mani per sistemare il telefono sul cruscotto, che digitava acrobaticamente i numeri con una mano sola. E giù improbabili scuse. Chi diceva di dover di impostare il navigatore del telefonino perché quello dell'auto non funzionava, chi si agitava per improvvisi guasti del bluetooth della macchina o si giustificava con la scusa di dover rispondere a chiamate "importantissime". Secondo la polizia l'uso improprio del telefono alla guida causa quasi il 70% degli incidenti a livello nazionale. Ma Bologna impone il rallentatore.

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