Editoriale

I portici, un patrimonio da curare

Lodevole l'iniziativa dell'illuminazione dei portici di San Luca. Purtroppo non altrettanto avviene per porre un rimedio al degrado dei portici del centro della città. Via Indipendenza, biglietto di presentazione per il turista che arriva dalla stazione ferroviaria o degli autobus o dai parcheggi, appare nel suo squallore. I portici sono invasi da mendicanti che bivaccano, ci sono mercatini clandestini di merce contraffatta, sono spesso pista per biciclette e monopattini elettrici, i colonnati deturpati da scritte di vario tipo. Basta una passeggiata per rendersi conto di quanto asserisco. Con buona pace del riconoscimento dei portici patrimonio dell' Unesco.

Fabio Ernesti

Risponde Beppe Boni

Partiamo dal fatto che i portici sono un elemento distintivo di Bologna e tutti sanno che si può camminare per ore senza prendere una goccia d'acqua quando piove. La città ha, solo nel centro storico, più di 38 km di porticati, 53 km se si aggiungono quelli fuori porta. Un record. E non è finita coi record: con i suoi 3.5 km il portico che sale alla basilica di San Luca è il più lungo al mondo ed è scandito da 666 archi, ciascuno contrassegnato da un numero progressivo. Fino a domenica sono illuminati grazie all'iniziativa di un bolognese di razza come Cesare Cremonini, che ha coinvolto l'artista tedesco Philipp Frank in occasione del Bologna Portici Festival, evento che celebra il patrimonio già riconosciuto dall'Unesco. E allora in questa prospettiva i portici di Bologna devono essere tenuti come un gioiello, continuamente lucidati perché facciano bella mostra. Vanno controllati ovunque, puliti, sottoposti a manutenzione continua. Se sono un patrimonio dell'umanità, come tale devono essere trattati. Ma purtroppo non è sempre così, almeno in alcune zone, centro compreso. E se è vero che il Comune ha in programma di valorizzarli meglio con progetti per il turismo bisogna intanto assicurare subito un'immagine accettabile. Meglio occuparsi dei portici che della mal digerita operazione Città 30.

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