C’è l’obbligo dei pneumatici invernali

Ogni tanto leggo cartelli stradali, provvisti di data, che impongono agli automobilisti di dotarsi di gomme invernali o di catene da neve da tenere sulla vettura. Non ho mai compreso davvero se si tratta di una imposizione che prevede anche sanzioni nel caso non venga rispettata. Il clima è cambiato e se uno non monta gomme da neve in città non credo sia un grande problema. Tanto non nevica più, almeno in pianura. Oggi cambiare le gomme estive con quelle invernali e viceversa, fra l’altro, ha un costo di almeno 30 euro.

Vanes Luppi

Risponde Beppe Boni

Possiamo dire che la sicurezza sulla strada non ha prezzo e vale un piccolo sacrificio anche economico. Le gomme invernali, o almeno “4 stagioni” sono utili non solo quando cade la neve o si forma il ghiaccio, ma anche quando l’asfalto è reso sdrucciolevole o scivoloso dalla pioggia. Quindi al di là dei regolamenti è un aspetto di buonsenso e di sicurezza per sé stessi e per gli altri. In ogni caso il codice della strada parla chiaro come ricorda ad ogni scadenza stagionale Mauro Sorbi, responsabile e presidente dell’Osservatorio regionale Emilia Romagna per l’educazione e la sicurezza stradale: “Entro il 15 novembre 2023 e fino al 15 aprile 2024, con 30 giorni di deroga rispetto alle due date, occorre aver cambiato le gomme estive sostituendole con quelle invernali. Ricordiamo che il cambio è un obbligo, salvo il mezzo abbia montato un set di gomme 4 stagioni o se le gomme montate abbiano un indice di velocità uguale o superiore a quello indicato dalla carta di circolazione. In alternativa occorre essere dotati di catene per evitare le sanzioni in caso di controllo”. E le sanzioni ci sono, eccome. Non dimentichiamo che se molti incidenti sono addebitabili a distrazione (telefonino docet) o allo sballo (alcol e stupefacenti) un alto numero di sinistri è riconducibile alla scarsa manutenzione degli pneumatici. E se in inverno le gomme sono giù di tono o non idonee il tasso di rischio si alza. Secondo i dati dell’Osservatorio la metà delle autovetture che circolano sul suolo italico si avventura sulla strada con gli pneumatici sotto gonfiati rispetto alla soglia di sicurezza, il 12% con pneumatici visibilmente danneggiati e il 2,3% con pneumatici diversi da quelli indicati sulla carta di circolazione. Tutti automezzi che possono essere considerati mine vaganti. Altro dato consolidato, sempre secondo Mauro Sorbi “frate guardiano” della sicurezza stradale è che circa il 10% degli incidenti è imputabile a condizioni non ottimali dei pneumatici. Poche storie, fissate subito un appuntamento dal gommista.

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