Fano, ma che brutta cartolina. Calcinacci e degrado in città

Il nostro viaggio nel la Fano che non va. Ieri vigili del fuoco in zona mare Cadono pezzi di cornicione sopra l’ufficio del turismo. Protestano gli albergatori

Le immagini del degrado in città. L’intervento dei vigili del fuoco

Le immagini del degrado in città. L’intervento dei vigili del fuoco

Fano, 24 giugno 2022 - Un brutto biglietto da visita per i turisti che dal centro storico si spostano al mare. In viale Cesare Battisti, infatti, "Le Rose" sono ‘appassite’ e da quel condominio (al cui primo piano ci sono uffici pubblici) cadono "petali", pericolosi perché pesanti come massi. Alcuni pezzi di cornicione sono cascati infatti da circa 15 metri d’altezza, piovendo nel giardino sottostante. Per questo ieri mattina i Vigili del Fuoco di Fano hanno delimitato con del nastro bianco e rosso parte della zona che confina con l’ingresso dell’Ufficio Turismo del Comune di Fano, impedendone l’accesso. Ma ad alzare lo sguardo mentre si entra in quel luogo aperto al pubblico, si vedono lunghi pezzi di ferro arrugginiti emergere da terrazzi sovrastanti e pezzi mancanti di muratura.

E’ ammalorata da anni la facciata di quel condominio che accanto ne ha uno gemello, che a differenza di questo è stato recentemente ristrutturato. I condomini non hanno approfittato neppure dei recenti eco-Bonus per risolvere l’atavica situazione. "Stamattina abbiamo vissuto dei momenti delicati - dice preoccupato per il protrarsi della situazione l’assessore al Turismo Etienn Lucarelli -. Il primo pensiero all’arrivo dei Pompieri è stato di mettere in sicurezza l’accesso dell’Ufficio Turismo, che non è un ufficio per il turista ma l’ufficio amministrativo. Ma qui insieme a noi (l’assessore e i dipendenti comunali dell’ufficio) c’è anche la cooperativa Alberghi consorziati che ha un banco informazioni per i turisti…. e questo crea una preoccupazione generale. Non mi pare la situazione migliore per lavorare, né un bel biglietto da visita per i turisti. Speriamo che la situazione sia risolta da chi di dovere al più presto. Perché come comune di Fano siamo in affitto in questi locali dalla Regione, per cui non possiamo intervenire direttamente né conosciamo i motivi per cui non si è ancora proceduto a fare i lavori di ristrutturazione in questa palazzina".

Un mese fa i Vigili del Fuoco di Fano avevano fatto un intervento ancor più radicale, intervenendo con la gru per verificare la staticità dei cornicioni e di alcuni terrazzi, dopo il distaccamento di alcuni pezzi di muratura. Ieri l’ennesimo sopralluogo. E’ un disagio e un timore anche per i ragazzi che lavorano lì. "Oltre a non essere un bel vedere per nessuno" dice laconico il presidente degli Alberghi Consorziati Luciano Cecchini.

Pochi metri più avanti, c’è un’altra brutta cartolina da Fano. Una struttura dismessa con le tapparelle abbassate e arrugginite, le pareti macchiate e dei pannelli di legno a serrare gli accessi. Una volta su quelle facciate che fanno angolo con via Alighieri campeggiava la scritta "Hotel Roma". "La mia è una struttura chiusa da 7 anni - spiega il proprietario dell’immobile Oscar Ascenzi -, l’ho recintata tutta ed è impossibile entrare a persone terze, se non hanno la chiave. Certo esteticamente non è bello, ma non ha alcun senso tenerlo bello esteticamente quando non si sa che destinazione dovrà avere in futuro". Calcinacci non sono mai caduti perché l’edificio (terrazzi, cornicion i e via dicendo) non è messo così male. "Faccio spesso sopralluoghi - sottolinea Ascenzi -. Neanche tanti anni fa ho sistemato tutti i balconi, al cornicione ho fatto tutta una copertura di rame… ho chiuso tutt’intorno per cui il rischio per qualcuno è nullo". Paga 4mila euro all’anno di Imu, Ascenzi, per avere quel "casermone" inutilizzabile. "Noi come alberghi abbiamo posto la questione da anni - prosegue - perché ci sono io, ma ci sono anche l’Elizabeth, il Grace e l’Europa chiusi". E i proprietari sperano tutti che con il nuovo Piano Regolatore in fase di sviluppo, venga fuori la possibilità di riconvertire queste strutture alberghiere in qualcos’altro.

"Il problema vero è che quelle strutture sono troppo piccole per essere interessanti - conclude Ascenzi -, economicamente non funzionano perchè non ci sono parcheggi e le comodità che oggi gli alberghi chiedono. Ed altro spazio per allargarti non c’è. Quindi ci aspettiamo che nel prossimo Prg si possano convertire in altro. Perchè al momento c’è solo l’opzione residence, ma gente che vuole fare residence a Fano non ce n’è".