Intossicazione tonno a Fano, nuovo episodio: "Stesso piatto, stesso incubo"

Una mamma racconta la disavventura avvenuta la sera del 3 settembre. Forse il medesimo locale?

Tonno all'istamina a Fano, spunta un'altra intossicata

Tonno all'istamina a Fano, spunta un'altra intossicata

Fano, 11 settembre 2022 - Ha 29 anni e un bimbo di 16 mesi, Serena Pierfranceschi, fanese, che il 25 agosto si è intossicata mangiando in un ristorante della sua città il tataky di tonno. Un piatto che sempre a Fano, la sera del 3 settembre, ha mandato all’ospedale con sintomi gravi Carolina, Sara e Valentina.

Intossicazione tonno a Pesaro, altri 20 si sentono male

Serena, ci racconti.

"Sono andata a cena col mio compagno Mattia e il nostro bambino, insieme a mia cugina e al suo ragazzo. Abbiamo ordinato 2 antipasti caldi, che ci siamo divisi in 4, mentre per il piccolo ho preso un pesce al vapore. Poi, per secondo, io e mia cugina ci siamo fatte portare il tataky, mentre i ragazzi hanno scelto altro".

Com’era il sapore del tataky?

"A me è sembrato buono e, comunque, nulla mi poteva far immaginare ciò che sarebbe accaduto di lì a poco".

Cioè?

"Ci era appena arrivata la ‘moretta’ e al primo sorso ho iniziato a sentire un calore fortissimo diventando rossa in tutta la parte superiore del corpo. Lì per lì ho dato la colpa al liquore della ‘moretta’, perché non bevo quasi mai alcolici. Sono andata in bagno per rinfrescarmi, ma in quegli stessi momenti mi è preso anche un fortissimo mal di testa e tornata in sala ho detto a Mattia che volevo andare subito a casa".

Una volta rientrati?

"Ho iniziato ad avvertire pure brividi e poi crampi alla pancia, seguiti da dissenteria. E da mezzanotte e mezza ho cominciato a vomitare. Stavo sempre peggio e alle 3 abbiamo chiamato la guardia medica, che non poteva raggiungerci e che da quanto gli abbiamo riferito al telefono ha ipotizzato un’intossicazione alimentare. Io ho vomitato di continuo fino alle 4 e mezza. Un calvario".

La mattina come stava?

"Ancora molto male. Così ho telefonato alla dottoressa di base, che mi ha prescritto dei farmaci per la dissenteria, diagnosticandomi anche lei un’intossicazione alimentare".

Sua cugina ha avuto problemi?

"Sì, anche se in forma più lieve: la sensazione di calore iniziale e poi i disturbi intestinali".

E’ vero che avete contattato il ristorante?

"La stessa mattina di venerdì Mattia ha chiamato al telefono. Non per rivendicare qualcosa, ma per avvertirli dell’accaduto ed evitare che potesse succedere ancora, perché con la salute delle persone non si scherza. E poi, v’immaginate cosa sarebbe accaduto se nostro figlio di 16 mesi avesse allungato una mano verso il mio piatto, come fa spesso, e mangiato un pezzo di quel tonno? Purtroppo, il ristoratore ha minimizzato, escludendo che ci fossero correlazioni fra i disturbi miei e di mia cugina e il tataky. Proprio per questo, quando abbiamo letto sul Carlino delle 3 ragazze intossicate sempre a Fano, e forse nello stesso locale, abbiamo deciso di parlare pubblicamente della nostra vicenda. Ripeto, con la salute non si scherza".