Morta sul divano, era in una pozza di sangue

Giannina Fucili, 65 anni, trovata al piano terra della sua casa, forse deceduta da giorni. Il convivente in stato confusionale

di Giorgio Guidelli

Mistero. Due piani di mistero. Sono quelli d’una casetta cielo terra nel cuore di Barchi, in via Roma. Lì, al piano terra, intorno alle 19 di ieri, Giannina Fucili, 65 anni, è stata ritrovata in una pozza di sangue, in avanzato stato di decomposizione. Era lì da giorni, secondo gli inquirenti. A ritrovarla un amico del figlio, che lui aveva mandato lì perché non sentiva la mamma da un po’ di tempo. Al piano di sopra, c’era il convivente di lei, Antonio Pazzaglia, ex carrozziere, sugli 80 anni, che è stato ritrovato in stato confusionale. Sul posto, i vigili del fuoco, il 118 e poi i carabinieri, che hanno accertato la morte della donna. Pazzaglia è stato caricato sull’ambulanza del 118, parcheggiata davanti alla casetta cielo terra.

Lì è stato sucessivamente interrogato dal sostituto procuratore Maria Letizia Fucci. Sul posto anche la Scientifica dei carabinieri, che ha effettuato un’accurata perizia nella abitazione. Al tramonto, nella piazzetta, il silenzio del paese, interrotto dai singhiozzi del figlio di Giannina Fucili. Che, raccontano alcune fonti, è stata ritrovata sul divano, in una pozza di sangue. Era lì, sempre secondo alcune fonti vicino agli inquirenti, da giorni. Del tutto da chiarire le cause del decesso.

Anche ieri, in tardissima serata, gli inquirenti hanno cercato di fare luce. Pazzaglia è stato per ore all’interno dell’ambulanza. Gli sono state sottoposte domande. Via Roma ieri brulicava di curiosi. E per ore ed ore si è assistito a un viavai di carabinieri.

Più tardi è arrivato sul posto anche il sostituto procuratore, Maria Letizia Fucci. Massimo riserbo sulle indagini. Da fonti investigative è solo trapelato il termine "mistero". Il migliaio di abitanti di Barchi è stato preso di sopravvento, in questa serata d’estate, e nel cuore del paesino, affaccio sulla vallata del Metauro.

Una serata e un tramonto, sconquassati da un dramma, che ha segnato il migliaio d’abitanti del delizioso castello a forma di vascello. Ora le indagini proseguono. Ma ieri, fino a notte, gli inquirenti non si sono pronunciati. I due conviventi erano molto conosciuti in paese. Li vedevano spesso insieme. Pazzaglia è molto conosciuto e stimato anche a Pesaro. Giannina è amata e stimata tra la gente di Barchi, perché sempre molto affettuosa nei confronti di Antonio. Una coppia dunque che tutti, quassù, hanno incrociato tra queste case. Solo oggi si potrebbe sapere qualcosa di più dalle indagini della Procura di Pesaro e dei carabinieri. Ci vorranno ancora alcune ore per aggiungere qualche tassello in più al dramma accaduto nella fredda serata di quest’angolo di provincia.