Blitz e maxi sequestro di marijuana

Scoperto un laboratorio di produzione di ’erba’: le Fiamme Gialle trovano 36 piante e oltre 2 etti ad essiccare

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L’indagine è partita per tamponare il fenomeno degli affitti "in nero", e l’attenzione della Guardia di Finanza si è focalizzata su una platea più ristretta di nominativi, sui quali sono stati effettuati successivi approfondimenti, anche mediante l’analisi dei consumi dell’energia elettrica e delle altre utenze. Nessuno, però, poteva immaginare che l’eccessivo consumo fosse collegabile ad una vera e propria coltivazione di marijuana. La scoperta è stata fatta dai militari del Gruppo di Fermo e nei guai è finito un 50enne di Monte Urano. Un sopralluogo degli uom ini delle Fiamme Gialle, eseguito nelle ore diurne, ha permesso ai di intravedere delle piante di marijuana, nascoste sul retro dell’abitazione ed occultate dietro un telo scuro. La seguente perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire 36 piante di marijuana, in avanzato stato di maturazione, proprio nel giardino, sul retro dell’immobile. Inoltre, in una stanza della casa, i militari si sono imbattuti in un vero e proprio laboratorio per la produzione di sostanze stupefacenti. Le serre, utilizzate nei mesi invernali, erano dotate di un artigianale sistema di riscaldamento e aerazione provvisto di timer per l’accensione e lo spegnimento automatico, che manteneva costante la temperatura interna grazie alla presenza di lampade riscaldanti e riflettori. La stanza accanto, invece, era utilizzata per l’essicazione delle piante già pronte per l’uso, mentre la soffitta serviva per le fasi di coltivazione e crescita. Le ricerche, condotte anche con le unità cinofile antidroga, hanno consentito di sequestrare, oltre alle citate 36 piante, anche 222 grammi di marijuana già essiccata, custodita in due barattoli di vetro nella cucina dell’abitazione. Sequestrata anche la strumentazione utilizzata per la produzione. Considerato l’ingente quantitativo il 50enne è stato arrestato per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. "Il costante e quotidiano impegno della Guardia di Finanza per la tutela della legalità e della salute pubblica – ha commentato il comandante provinciale, il colonnello Antonio Regina - ha permesso, ancora una volta, di prevenire l’immissione sul mercato di un considerevole quantitativo di stupefacente, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare guadagni illeciti al pusher per 50.000 euro". Regina ha poi sottolineato come le Fiamme Gialle proseguiranno le attività di accertamento, finalizzate ad aggredire il patrimonio accumulato grazie alla commissione dei reati ed a colpire, anche fiscalmente, l’accumulo di ricchezze illegali.

Fabio Castori